La domanda sembra troppo ingenua, e la risposta troppo facile: l’ispirazione è umana è solo umana. Intanto, però, bisognerebbe spiegare perché ci sembri ovvio che sia così (i motivi non mancano, ma vanno esplicitati. E soprattutto non bisogna dimenticare che tutte le invocazioni alla dea o a Dio con cui iniziavano i poemi (da “cantami o diva” in avanti) sono a tutti gli effetti dei prompt in cui il poeta chiede all’intelligenza artificiale divina la materia del proprio canto, ossia, in parole povere, chiede ispirazione.
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