In Italia molti bacini idroelettrici sono stati ostruiti da sedimenti fini – lime, argille e sabbie – che ne riducono molto l’efficienza e ne compromettono la funzione di stoccaggio idrico. Stime indicano che tali sedimenti ammontano, a livello nazionale, a oltre 4,5 miliardi di m³.
Questa condizione:
limita la produzione di energia rinnovabile, aggravando la dipendenza da fonti fossili;
aumenta il rischio di crisi idriche in situazioni di siccità;
espone i territori a fenomeni alluvionali e a danni ambientali sempre più frequenti
Il convegno integrale con gli interventi di:
Saluti: Massimo Guasconi, Presidente CCIAA
Arezzo
Conduce: Elena Pagliai, Responsabile Rete Ecofuturo
Introduce: Fabio Roggiolani, Ecofuturo e Coordinamento Free
Relazioni introduttive: Prof Giuliano Gabbani, UNIFI - Dott. Sauro Valentini, già funzionario ARPAT -
Davide Benedetti – AD Decomar tecnologia Limphido.
Interventi: Paolo Picco, Presidente FederIdroelettrica - Serena Stefani - Pres. ANBI-Associazione Naz. Consorzi gestione e tutela territorio e acque irr. Valdarno - Luisa Lapini, Presidente Comitato delle Piagge contro le cave - Beppe Croce, Presidente Federcanapa - Ing. Massimo De Vincentis, Direttore Tecnico e-Lab - Giordano Mancini, Co- autore di Ecologia e Autarchia - Carlo De Masi, Presidente Adiconsum Nazionale
Conclusioni: Attilio Piattelli, Presidente Nazionale Coordinamento FREE
Visita: www.ecofuturo.eu