A due anni esatti dall’inizio della guerra in risposta al massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, mentre l’attualità registra proposte di pace in attesa di sviluppi, siamo tornati in Israele questa volta per documentare le trappole del sistema degli aiuti, entrando anche nel grande deposito alimentare dentro la Striscia dove giacciono montagne di scatolame e sacchi di farina quando a Gaza la carestia colpisce mezzo milione di palestinesi. Intanto sono ormai migliaia i civili uccisi in attesa di un pacco alimentare. Nella Striscia di Gaza non si muore solo per le bombe israeliane. Da mesi un numero crescente di palestinesi viene colpito mentre cerca disperatamente di accaparrarsi del cibo. I pochissimi punti di distribuzione alimentare si sono trasformati in gigantesche trappole militarizzate. Testimoni oculari e organizzazioni internazionali accusano l’esercito israeliano di crimini di guerra perché spara contro la gente in attesa di assistenza umanitaria. Una versione confermata a Falò da un ex contractor della discussa “Gaza Humanitarian Foundation” (GHF), l’organizzazione americana voluta dalla Casa Bianca a cui Israele ha appaltato gran parte della gestione degli aiuti a Gaza sottraendola all’ONU.
Visita: www.rsi.ch