Ōtomo Sōrin, daimyō del XVI secolo, fu uno dei leader più affascinanti dell’epoca Sengoku. Potente comandante militare e politico, si distinse per la sua conversione al cristianesimo e per l’alleanza con i portoghesi. Fondò chiese, scuole e rafforzò il commercio con l’Occidente. Nel 1578 subì una devastante sconfitta nella battaglia di Mimigawa contro il clan Shimazu. La sua influenza diminuì e morì nel 1587, disilluso dalla repressione del cristianesimo. Il suo lascito è simbolo dell’incontro tra fede, guerra e diplomazia nel Giappone feudale.