Un pamphlet crudo e un po' amaro. L'autore, Ahmed Jouder, giovane intellettuale franco-algerino,racconta con lucidità la realtà degli immigrati nordafricani in Francia. I nostri genitori non giocheranno mai a tennis, a volano, a golf. Non andranno mai a sciare. Non mangeranno mai in un ristorante dilusso. Non compreranno mai uno scrittoio Luigi Filippo, una poltrona Luigi XV, piatti Guy Degrenne, bicchieri Baccarat, e neppure una tenda Habitat.Non assisteranno mai a un concerto di musica classica. In vita loro non possederanno mai un appartamento o una piccola proprietà da qualche partein Francia dove finire tranquillamente i loro giorni. No, al prezzo di molti decenni di sacrifici, hanno preferito investire in casenell'entroterra africano, in cemento, che assomigliano vagamente a dei cubi e che loro chiamano ville. I nostri genitori non gusteranno mai champagne,caviale o tartufi. Fanno la spesa all'Aldi o alla Lidl e acquistano tonno al naturale, patate, insalate messicane in scatola,fagioli, fagiolini, semola, riso, pasta, bevande gasate, imitazioni della Coca-Cola e dell'Orangina. Sempre i prodotti meno cari, i più zuccherati,i più salati. Non dormiranno mai tra lenzuola di lusso. Né passeranno mai un weekend a Londra, Vienna o Milano.