Eliogabalo (o Elagabalo, 203 - 222 d.C.) diventò imperatore a 14 anni dopo che sua nonna Giulia Mesa lo proclamò figlio di Caracalla e sconfisse Macrino. A Roma impose il culto del dio siriano Elagabalo, fece erigere un tempio sul Palatino, officiò in abiti femminili e “sposò” il dio a Vesta. Organizzò banchetti con piscine colme di vino, piogge di petali e belve in libertà; si sposò cinque volte (anche con una Vestale), cercò un intervento chirurgico per cambiare sesso e scandalizzò il Senato. Il 13 marzo 222, a 18 anni, fu ucciso insieme alla madre dalla Guardia pretoriana; il suo nome fu cancellato con una damnatio memoriae.