Voltaire, nato a Parigi nel 1694 e morto nel 1778, brillò ben oltre la filosofia: fu un poeta acuto, un saggista controverso e l'autore di oltre 50 opere teatrali e 20.000 lettere. Paladino della tolleranza, derise re e clero con versi sferzanti che gli costarono la prigione e l'esilio. I suoi poemi epici su Enrico IV e Giovanna d'Arco rivaleggiarono con l'Iliade, e il suo Poema sul disastro di Lisbona sfidò l'ottimismo di Leibniz. A Ferney, allestì il suo teatro personale e, a Parigi, fu incoronato d'alloro da Maria Antonietta.