Un miliardo di anni fa, la Terra era un mondo molto diverso da quello che conosciamo oggi. I continenti non avevano ancora assunto la loro forma attuale, gli oceani erano vasti e ostili, l'atmosfera mancava di ossigeno libero e la vita era ancora primitiva. Quest'era, conosciuta come il Neoproterozoico, segna una fase chiave nella storia del nostro pianeta, un periodo di transizione tra un mondo dominato da microrganismi e l'emergere delle prime forme di vita complessa. Esplorare la Terra com'era un miliardo di anni fa significa immergersi in un universo in cambiamento, modellato da forze geologiche, climatiche e biologiche che avrebbero posto le basi del mondo moderno. A quel tempo, i continenti erano uniti in un supercontinente chiamato Rodinia, la cui struttura e organizzazione sono ancora oggetto di dibattito tra i geologi. Rodinia era uno dei primi supercontinenti conosciuti, formato dalla convergenza delle placche tettoniche. Dominava gran parte dell'emisfero australe ed era circondato da un immenso oceano primordiale. A differenza dei continenti di oggi, che sono coperti di vegetazione e ospitano un'abbondante biodiversità, le masse terrestri di Rodinia erano per lo più aride, prive di qualsiasi vita vegetale complessa. Solo biofilm batterici e colonie di cianobatteri coprivano determinate superfici, formando strutture chiamate stromatoliti, che esistono ancora oggi in alcune regioni remote del globo. L'atmosfera terrestre di un miliardo di anni fa era molto diversa da quella che respiriamo oggi. Sebbene il processo della fotosintesi avesse iniziato ad arricchire l'aria di ossigeno per centinaia di milioni di anni, i livelli di ossigeno atmosferico rimanevano relativamente bassi. Questo periodo precede quello che è noto come l'"evento di ossigenazione neoproterozoica", un aumento significativo delle concentrazioni di ossigeno che si sarebbe verificato diverse centinaia di milioni di anni dopo e avrebbe promosso l'evoluzione di forme di vita più complesse. Nel frattempo, la Terra era ancora ampiamente dominata da un clima estremo, con fluttuazioni significative di temperatura e lunghi periodi di glaciazione. Gli oceani, che coprivano la maggior parte del pianeta, erano la principale culla della vita. Tuttavia, la biodiversità marina era ancora limitata a microrganismi unicellulari, in particolare batteri e archei. Alcune di queste forme di vita vivevano in ambienti estremi, simili a quelli che si trovano oggi intorno alle sorgenti idrotermali sul fondo degli oceani. Questi ecosistemi, che non avevano ancora sperimentato la diversificazione degli animali, erano dominati da organismi capaci di sopravvivere senza ossigeno, utilizzando reazioni chimiche come la metanogenesi per produrre energia. Le condizioni geologiche sulla Terra un miliardo di anni fa erano anche caratterizzate da un'intensa attività tettonica. Le forze interne del pianeta rimodellavano continuamente la superficie, causando collisioni continentali, la formazione di catene montuose e massicce eruzioni vulcaniche. Il ciclo dei supercontinenti, che vede la formazione e la frammentazione di vaste masse terrestri, era già in corso, e Rodinia si sarebbe infine divisa diverse centinaia di milioni di anni dopo, dando origine ad altri continenti e modellando gradualmente la geografia che conosciamo oggi. Il clima durante questo periodo era instabile, con fasi di riscaldamento e raffreddamento estremo. Alcuni modelli climatici suggeriscono che la Terra abbia vissuto episodi di glaciazione globale, in cui le calotte di ghiaccio potrebbero essersi estese fino all'equatore, trasformando il pianeta in una "Terra palla di neve". Si pensa che questi periodi di freddo estremo abbiano avuto conseguenze significative sull'evoluzione della vita e sulla composizione dell'atmosfera. Le variazioni climatiche e l'erosione dei continenti si ritiene abbiano contribuito a cambiamenti nei cicli biochimici, influenzando la disponibilità di elementi essenziali per la vita, come il carbonio, il fosforo e l'azoto. Nonostante queste condizioni ostili, la vita iniziò ad evolversi verso forme più complesse. Sebbene gli organismi multicellulari come li conosciamo oggi non fossero ancora apparsi in grande numero, gli studi suggeriscono che le prime forme di vita eucariotiche – cellule con un nucleo – fossero già presenti. Questi organismi avrebbero posto le basi per l'evoluzione di animali, piante e funghi nei successivi centinaia di milioni di anni.