Le maschere, da quelle usate nei riti di passaggio e su cui Lévi-Strauss ha scritto pagine indelebili a quelle carnevalesche fino a quelle digitali o agli avatar che usiamo sui social, sono effettivamente una sorta di seconda pelle, un’estensione dei corpi e delle nostre funzioni vitali. E questo perché la funzione principale delle maschere non è quella di nascondere e di occultare, ma quella di connettere e decifrare il mondo, di codificarne la complessità. In un mondo iperconnesso, la maschera è il medium di ogni rapporto e comunicazione.
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