Per una grande industria italiana, intesa come un grande stabilimento, oggi sopravvivere non è scontato. Sempre più realtà spostano la produzione all'estero lasciando enormi complessi industriali abbandonati. Con Officine Meccaniche Reggiane, però, si è trovata una soluzione, ovvero renderla un centro incentrato sull'innovazione, proprio quello che manca di più in Italia.
D'altra parte proprio la scarsa innovazione è tra i fattori principali per cui le industrie italiane sono sempre meno competitive.
La storia di Officine Meccaniche Reggiane come importante centro industriale italiano inizia nel 1904, quando Romano Righi decide di usarle, con importanti investimenti, per produrre i pezzi e le attrezzature necessarie per creare una rete di ferrovie in italia.
Con la prima guerra mondiale, come molte realtà industriali, anche lo stabilimento di Officine Meccaniche Reggiane viene convertito per la produzione militare.
In particolare sono tra le aziende incaricate di costruire gli aerei da guerra progettati da Giovanni Caproni. Caproni è un ingegnere che ha fatto la storia dell’industria aeronautica italiana e sarà proprio lui, una ventina di anni dopo, a rendere le Officine per la prima volta un centro di innovazione all’avanguardia.
Dopo la crisi del ‘29, infatti, le Officine Meccaniche Reggiane entrano in crisi. Per evitare il fallimento deve intervenire l’IRI nel 1933, che ne compra la maggioranza. L’industria però comunque fatica a ripartire. In questo contesto torna in scena Giovanni Caproni. Le Officine, infatti, sono perfette per sviluppare e sperimentare nuovi aerei.
Nel 1935, quindi, Caproni compra Officine Meccaniche Reggiane dall’IRI per renderle un centro di innovazione aeronautica.
E questo si traduce negli indicatori che, a guardarli, fanno pensare che tutto sia sopravvalutato. Soprattutto, si specializza nella costruzione di vagoni e locomotive, diventando un punto di riferimento in Italia.
Lì Caproni e i suoi ingegneri riusciranno a realizzare aerei all’avanguardia per il tempo. La situazione, però, cambia quando nel 1944 i bombardamenti rendono le Officine Meccaniche Reggiane inutilizzabili.
Negli anni a seguire restano attive ma diventano sempre meno redditizie. Nel 2010 quindi vengono acquisite da Credem che le trasforma in Officine Credem. un centro specializzato nello sviluppo di idee innovative e nell'incubazione di start-up.
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