Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste da Giovanni Caccamo, a cui hanno risposto per iscritto migliaia ragazzi in tutto il mondo. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare.
Questo grande progetto internazionale ha coinvolto numerose istituzioni, Università e organizzazioni giovanili. Dalla Nazioni Unite ai Musei Vaticani, dall’Università di Harvard al Carcere di Rebibbia. Il libro, edito da Treccani, con una preziosa prefazione di Papa Francesco, è motore di un vento di cambiamento salvifico, in contrasto a crisi, conflitti e disgregazione. “Ho incontrato migliaia di ragazzi in università, carceri e centri d’accoglienza, ascoltato i loro bisogni, le loro paure e la loro visione di futuro. Sono rimasto immediatamente colpito da come il benessere, desiderato e agognato dai nostri nonni e vissuto dai nostri genitori, si sia trasformato oggi in un inibitore di ambizioni e desideri, paradossale causa di una latente, costante e corrosiva infelicità. Ho scommesso che tra i tantissimi testi ricevuti avrei individuato testimonianze di valore in grado di riaccendere qualsiasi giovane si trovasse ad attraversare un periodo di impasse”.
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