Lo Shintoismo, la «via degli dèi» autoctona del Giappone, venera innumerevoli kami — spiriti del sole, della tempesta, degli antenati e persino dei vecchi alberi — che permeano la natura e la vita quotidiana. Privo di dogmi o scritture, privilegia la purezza rituale: varcare un torii, sciacquarsi le mani, battere le mani, offrire riso o sakè. I matsuri fanno danzare per le strade santuari portatili; un tempo gli imperatori facevano risalire la loro stirpe alla dea del sole Amaterasu. Dai film dello Studio Ghibli agli altari domestici (kamidana), la fusione di culto della natura, mito e comunità dello Shintoismo continua a plasmare l’identità giapponese.