La musica: una disciplina antica quanto la storia dell’uomo e fortemente legata alle leggi fisiche e naturali dell’acustica. Tuttavia, in questo come in tanti altri ambiti, l’uomo si è man mano allontanato dai paradigmi naturali e, su questa tendenza, la musica occidentale ha abbandonato l’applicazione delle regole ispirate alle proprietà fisiche del suono a favore di un insieme di criteri modellati sulle esigenze della composizione e dell’ascolto musicale – potremmo dire, su esigenze umane. Le soluzioni musicali sviluppate in questo campo costituiscono proprio la prassi del temperamento, che si focalizza sulle relazioni tra le note musicali e che ha animato molti dibattiti nel passato trovando una definitiva soluzione solo dopo numerosi secoli di “esperimenti”. Così, partendo dal punto di vista scientifico focalizzato sulla natura fisica del suono, si passerà ad una panoramica musicale relativa alla grande questione del temperamento e alle regole matematiche alla base di essa, il tutto accompagnato dall’esempio dell’arpa. L’incontro sarà un confronto tra fisica, matematica e teoria musicale che racconterà di come l’uomo si sia discostato dai paradigmi del mondo naturale per esplorare nuove “possibilità tecniche”, in questo caso di natura creativa e particolarmente immateriale.
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