Benjamin Netanyahu è il maggior rappresentante dell'estrema destra israeliana, fautore di un'ideologia politica di ostilità assoluta contro le popolazioni erabe e di ultra-liberismo economico.
Per i suoi sostenitori è il garante della sicurezza e della prosperità di Israele, mentre per i suoi avversari è un estremista pericoloso. La sua carriera politica e la sua visione sono profondamente influenzate dal pensiero del padre Benzion, storico e attivista del movimento sionista di destra.
Netanyahu ha abbracciato le idee di “guerra come unica soluzione” per i conflitti arabo-israeliani, sviluppando uno stile politico che combina neoliberismo economico e strategie aggressive in politica estera. Dagli accordi di Oslo alla sua controversa alleanza con Ben Gvir, Netanyahu ha plasmato Israele secondo una visione che punta alla supremazia ebraica nella regione, scontrandosi con palestinesi, avversari interni e perfino con gli Stati Uniti.
Dopo decenni al potere e una breve caduta, il suo ritorno nel 2022 ha visto la formazione di un governo radicale che ha portato a tensioni senza precedenti. La guerra con Hamas nel 2023 ha messo a dura prova il mito di “Mr. Sicurezza”, ma Netanyahu ha risposto con una strategia di escalation militare, attirando critiche internazionali e alimentando la possibilità di un conflitto regionale.
Le sue azioni continuano a dividere Israele e il mondo intero, mentre il futuro del Medio Oriente resta appeso alle sue decisioni.
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