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La tribù degli alberi - incontro con Stefano Mancuso

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La tribù degli alberi. C’è una voce che sale dal bosco: è quella di un vecchio albero che vive lì da sempre, e adesso vuole dire la sua. Perché anche le piante hanno una personalità, delle passioni, ciascuna ha un proprio carattere. Cercano sottoterra per guardare il cielo. Si studiano, si somigliano, si aiutano. La tribù degli alberi è una storia emozionante e avventurosa, vivacissima e millenaria. Che ci riguarda tutti da vicino e che nessuno meglio di Stefano Mancuso poteva raccontare. E se chi dice «io» avesse centinaia, forse migliaia di anni? Intorno a Laurin, nei secoli, si è svolta la storia di una intera comunità, e lui ora – con le radici ben salde nel terreno e la chioma ancora svettante nonostante l’età – ne ripercorre le vicende, le incomprensioni, le feste, i dubbi e le promesse. Le piante si organizzano in clan: c’è quello dei Cronaca, seri e coscienziosi, imbattibili nel raccogliere informazioni. Ci sono i Terranegra, i più numerosi, originali e colorati, diversissimi tra loro. I temibili Gurra, alti e imponenti, sono taciturni (anche se al tramonto è facile sentirli cantare). I Guizza sciolgono i nodi delle scelte, pesano le decisioni e studiano i tramonti – mentre i Dorsoduro, instancabili scienziati, sono addirittura in grado di manipolare la percezione della realtà. Nella tribù degli alberi nascono amicizie speciali e legami indissolubili, qualcuno deluderà i compagni e qualcun altro li salverà. Una cosa li accomuna però: possono scegliere, e costruire un giorno dopo l’altro – se solo glielo permettiamo – il futuro del mondo in cui tutti abitiamo. Nessuno meglio di Stefano Mancuso ha saputo raccontare il regno vegetale, ma qui c’è la scoperta di una forma nuova, che coniuga la vivacità dell’apologo al rigore scientifico. Cimentandosi per la prima volta con la narrativa, il celebre botanico ha scritto una storia per tutte le età.

Stefano Mancuso, scienziato e divulgatore, è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore ordinario presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È stato il primo scienziato italiano ad essere invitato nel 2010 come speaker in un TED Global tenutosi ad Oxford e successivamente visualizzato oltre 1,4 milioni di volte solo sul sito TED. Nel 2014 fonda PNAT, una start-up dell’Università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. Nel 2016 vince il premio del Ministero della Scienza e Tecnologia austriaca “Wissenschaftbuck des Jahres” per il miglior saggio scientifico dell’anno. In qualità di scrittore esordisce nel 2013 pubblicando con Giunti il pluripremiato best-seller Verde Brillante. Nel 2018, il suo libro Plant Revolution vince il Premio Galileo 2018, il più prestigioso premio per la saggistica scientifica. Seguono con Laterza L’incredibile viaggio delle piante (2018), La Nazione delle Piante (2019) vincitore del Premio Capalbio e dell’Earth Prize, La pianta del mondo (2021) vincitore del Premio Pozzale Luigi Russo. Nel 2022 ha pubblicato con Einaudi La tribù degli alberi, il suo primo libro di narrativa. I suoi libri sono tradotti in 27 lingue. Nel 2022 è stato insignito del Fiorino d’Oro, il massimo riconoscimento della Città di Firenze, ed è stato nominato direttore scientifico della neonata Fondazione per il Futuro delle Città.

Visita: www.associazioneletteraltura.com


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