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Nessuno più canta per strada - Incontro con Tony Capuozzo

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Nessuno più canta per strada. Ah no, non è nostalgia. Quella l’ho provata quando non dovevo, ed ero un ragazzo. Nostalgia di posti dove non ero mai stato per davvero, che uscivano da libri per l’infanzia…

Stavo crescendo in una cittadina piatta, e senza magia, e gliela costruivo attorno a dettagli che sbiadivano ogni giorno un po’ come vecchie cartoline. Non c’era più il cortile del cesso alla turca. Poi al cinema avevano tolto la televisione dal palcoscenico. Al bar Rio non arrivavano più i militari americani. E con loro se n’era andato il primo juke box…

Era un mondo semplice, quell’Italia, che non sapeva di essere sul punto di diventare passato per sempre. Questi no, questi sono gli anni ’80. Dieci anni che ci hanno cambiato, sino a quel 1990, quando arriva il primo telefonino No, non sono uno che disprezzi il presente, o vagheggi un passato più felice di quanto apparisse allora, in corso d’opera. Non mi ostino a fermare il tempo. Solo mi chiedo il perché del silenzio di quei canti randagi. Non è stata la radio a farli zittire, c’era anche allora, e usciva dalle case come un profumo di cucina. Non è stata la prepotenza dei canti collettivi, in una gita in pullman, in un corteo politico. Sono cori attutiti anche quelli, adesso. Non sono state le cuffiette dello smartphone e neppure il karaoke. Le piccole città e le città grandi, e tutta l’Italia, a un certo punto hanno semplicemente smesso di cantare, imbambolate.

Tony Capuozzo è nato a Palmanova (UD) alla fine del 1948, da madre triestina e padre napoletano. Giornalista, ha vissuto a Udine, Roma e Milano. Ha lavorato per la carta stampata (Lotta Continua, Reporter, Panorama Mese, Epoca, il Foglio) e per la televisione (telegiornali Mediaset, Terra!). Non ama essere definito inviato di guerra, nonostante abbia seguito per trent’anni conflitti in ogni parte del mondo. È autore di numerosi libri.

Tra gli altri: Il giorno dopo la guerra (Feltrinelli 1996), Adiòs (Mondadori 2007), Il segreto dei marò (Mursia 2015), La culla del terrore. L’odio nel nome di Allah diventa Stato (Signs Publishing 2018), Lettere da un Paese chiuso. Storie dall’Italia del coronavirus (Signs Publishing 2020). Su Audible, Dal vostro inviato, un podcast sull’America Latina, letto dall’autore. Nelle nostre collane, nel 2020 ha pubblicato Piccole patrie. Nel 2022 Balcania, giunto alla quarta edizione. Nessuno più Canta per Strada è il suo nuovo libro.

Visita: www.associazioneletteraltura.com


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