Twitter è un social Network creato nel 2006 da Evan Williams, Biz Stone, Noah Glass e, soprattutto, dall’informatico Jack Dorsey.
Nonostante abbia avuto un grande successo fin dai primi anni, però, la società creata intorno alla piattaforma farà molta fatica ad andare in utile.
Non riuscirà a chiudere il bilancio in positivo fino al 2018 ma negli anni dopo la pandemia, torna in perdita.
Con le nuove perdite il valore delle azioni di Twitter in Borsa crolla e, così, Elon Musk decide di cogliere l'occasione.
A inizio 2022 Musk rivela di aver comprato, tramite la Borsa, il 9,2% di Twitter. I dirigenti di Twitter, allora, gli offrono un posto nel consiglio d'amministrazione ma, a sorpresa, Musk rifiuta.
Le intenzioni del miliardario diventano chiare quando, pochi giorni dopo, Musk lancia un offerta aperta a tutti per comprare le azioni di Twitter ad un prezzo maggiorato. Questa mossa ha lo scopo di ottenere la maggioranza delle quote scavalcando così i i dirigenti e gli altri azionisti. In gergo finanziario questo tipo di mosse sono dette acquisizioni ostili.
Per impedirlo i dirigenti e azionisti di Twitter decidono di adottare una cosiddetta disposizione poison pill. Se Musk avesse raggiunto uno quota superiore al 15% avrebbero diluito le azioni dell'azienda, diminuendo il loro valore e la percentuale che rappresentano.
Dopo un po' sembrano essersi messi d'accordo. Accettano di vendere a Musk al prezzo di 54,20 dollari per azione.
In estate però, parlando di un prosunto problema sui dati relativi agli account Twitter falsi, Musk minaccia di bloccare l'acquisizione facendo crollare il valore delle azioni Twitter in Borsa. Gli azionisti, però, dicono che è solo una strategia per ottenere un prezzo più basso e gli fanno causa.
Alla fine Musk procede con l'acquisizione al prezzo concordato.
Poco dopo toglie le azioni della società dalla Borsa, la cosidetta operazione di delisting, comprando tutte quelle sul mercato. Quindi, qualche mese dopo, cambierà nome di Twitter in X.com.
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