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L’economia criminale della Corea del Nord

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La Corea del Nord è uno degli Stati più isolati e sanzionati a livello mondiale e sopravvive economicamente nonostante l'isolamento e la povertà. Questa nazione asiatica, fondata nel 1948 e divisa dalla Corea del Sud dopo la Guerra di Corea, si è sviluppata in netto contrasto con il Sud, adottando un regime totalitario guidato dalla dinastia Kim e un'economia centralmente pianificata basata sull'ideologia "Juche", cioè di autosufficienza.

La sopravvivenza economica del Nord, secondo analisi di istituti americani, non deriva dall'economia ufficiale, ma piuttosto da un impero criminale gestito dallo Stato, incentrato su droghe, armi e contraffazione. Il fulcro di queste operazioni illecite è "Room 39", una struttura segreta istituita nel 1974 per gestire attività criminali all'estero e generare entrate in valuta estera. Queste attività includono la produzione e il traffico di droghe pesanti, la contraffazione di valute (soprattutto dollari USA), e il commercio di sigarette contraffatte. I diplomatici nordcoreani, sfruttando l'immunità diplomatica, sono stati spesso impiegati in queste operazioni illecite.

Le attività di "Room 39" si sono evolute nel tempo, passando dalla produzione di droghe e sigarette contraffatte alla falsificazione di banconote e al coinvolgimento nel commercio illecito di armi. Il governo ha utilizzato i profitti di queste attività per sostenere il suo esercito e finanziare programmi militari, inclusi quelli per le armi nucleari. Dalla fine degli aiuti sovietici nel 1991, la Corea del Nord ha dovuto affrontare gravi difficoltà economiche, con la Cina che ha assunto un ruolo di sostegno e partner commerciale primario.

Nonostante le numerose sanzioni imposte da Stati Uniti, ONU e Unione Europea, le attività criminali del Nord hanno continuato, contribuendo a definire il Paese come un "narcostato". Questa situazione ha posto sfide complesse nelle relazioni internazionali, con il regime nordcoreano che pratica una forma di "sovranità criminale" che sfugge alle strategie tradizionali di contrasto alla criminalità.

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