Nauru è una piccola isola dell’oceano Pacifico che si trova a metà strada tra l’Australia e le Hawaii.
Viene scoperta nel 1798 da una nave inglese che era in viaggio verso il Mar Cinese ma aveva sbagliato rotta.
Negli anni dopo la scoperta, gli abitanti dell’isola iniziano a commerciare con gli europei che capitavano di lì.
Poi nel 1901 il geologo Albert Ellis scoprì che l’80% dell’isola era ricca di fosfato. Un minerale che all’epoca valeva anche più dell’oro.
Nauru iniziò quindi ad essere sfruttata da varie Nazioni che si combattevano il controllo dell’isola: Australia, Germania e durante la seconda guerra mondiale anche il Giappone.
Negli anni l’isola verrà quasi completamente devastata a causa delle operazioni di estrazione di fosfato.
Quando nel 1968 Nauru dichiara l’indipendenza, circa 35 milioni di tonnellate erano già state portate via dall’isola. Un terzo di tutta l’isola era stata distrutta.
Con l’indipendenza Nauru iniziò ad avere il controllo sull’economia del Paese ma nonostante ciò il governo non riuscirà mai a sfruttare al meglio le sue potenzialità.
Ad oggi sull’isola è attivo un centro di detenzione per immigrati clandestini che è sotto il controllo degli australiani.
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