Nel diritto romano la schiavitù era un istituto giuridico per cui un essere umano poteva essere comprato ed essere oggetto di proprietà del proprio padrone. La nostra Costituzione attribuisce al lavoro una dignità che lo rende fondamento della nostra Repubblica (art. 1) e riconosce al lavoratore il “diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro” (art. 36). Nonostante ciò, non mancano condizioni di precarietà simili a quelle della schiavitù.A seguire, spazio al dibattito con studenti e studentesse dei licei torinesi. "Il lavoro dall’antichità alla nostra Costituzione" è il dialogo tra Laura Pepe, Oliviero Diliberto, Gustavo Zagrebelsky , Massimo Cuono.