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Manifestazione Nazionale 11/03/2023 - Rete 26 Febbraio, steccato di Cutro

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MANIFESTAIZONE NAZIONALE 11/03/2023 - Steccato di Cutro
Fermiamo la strage subito. Rete 26 Febbraio.

"Non sospendere le ricerche in mare"

"Per favore, non sospendete le ricerche in mare dei nostri cari. “

“Noi pensiamo che sotto la barca ci siano ancora molti corpi".

"Per favore, non sospendete le ricerche in mare dei nostri cari. Noi pensiamo che sotto la barca ci siano ancora molti corpi". A dirlo è Zahra Barati, una donna afghana che nel naufragio del 26 febbraio ha perso il fratello partito dalla Turchia per raggiungere la sorella in Finlandia. "Chiediamo che lo Stato ci aiuti - dice- Per favore continuate la ricerca nel mare finché si trovi l’ultima persona dispersa. Noi vogliamo un aiuto". Ringrazio questo popolo che ci ha dato voce", ha detto.

Rete 26 Febbraio:
«Noi eravamo lì dov’era giusto che fossimo, di fianco ai nostri amici migranti, di fianco ai familiari delle vittime del naufragio, di fianco ai superstiti. Abbiamo lasciato loro la parola, perché siamo stanchi di vedere gente parlare di e per i migranti. Eravamo tutti vicini e uniti. Noi, quelli che in tredici giorni sono stati sempre presenti al loro fianco, ora dopo ora, minuto dopo minuto, lacrima dopo lacrima. Noi della Rete 26 febbraio siamo quelli che conoscono queste storie nome per nome. Abbiamo pianto e continueremo a farlo ancora per molto tempo, tenendo sempre bene impresso nei nostri occhi e nelle nostre orecchie ciò che abbiamo visto e ascoltato in queste lunghe e faticose due settimane dal naufragio. Perché nostro compito è anche quello di farci sempre testimoni di questa strage, nei confronti di chi se ne dimenticherà presto. Non siamo stati in silenzio durante la manifestazione, come ci era stato chiesto. Perché dopo tredici giorni di cordoglio era giunto il momento dello sdegno. La Rete 26 febbraio deve rappresentare un punto di svolta nella presa di coscienza collettiva non solo sulle politiche migratorie ma anche sul ruolo che la società civile e i singoli cittadini possono e devono avere. Noi siamo quelli sempre presenti, noi siamo quelli che operano quotidianamente. Non siamo, invece, abituati alle passerelle perché siamo quelli sporchi di fango, di sale, di lacrime e sangue. E auspichiamo che tanti vogliano dare battaglia insieme a noi, da ora in avanti, perché questo orrendo stato di cose non si cambia dividendoci e restando da soli. “ parole di Manuelita Scigliano, portavoce della Rete 26 Febbraio.

Prima le persone, poi la politica.
Un corteo di 5mila persone ha attraversato Steccato di Cutro per esprimere solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. 5mila perone, ma non basta. Una preghiera condivisa, un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime, dolore e solidarietà hanno concluso la manifestazione "Fermare le stragi in mare subito”, siamo tutti migranti, siamo tutti persone. Continuiamo a lottare per una resistenza alla normalità.

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