Quest'operetta, etichettata quale Horror o fantasy o surreale, Dark, oppure erotico e horror surrealista, non concerne nulla di tutto questo, se non come echi che giocano sulla superficie dell'acqua. Il nostro autore non ha il Genio di Bergman né il controllo cinematografico di altri autori che si sono cimentati in queste dimensioni, però si spinge in modo libero attraversando magia e realtà, dando i mezzi per discutere di chi veramente è ingabbiato in qualcosa di surreale mentre condanna chi vive l'illusione più annichilente.