Le stablecoin sono criptovalute il cui valore è ancorato a quello di un’altra valuta, merce o strumento finanziario. Il meccanismo di ancoraggio viene chiamato “peg”.
Molte stablecoin sono ancorate al dollaro statunitense, ma ne esistono anche di legate all’euro, allo yen o al valore di metalli preziosi come l’oro.
Esistono tre tipi di stablecoin: quelle con collaterale valute Fiat, le stablecoin cripto-collateralizzate e algoritmiche.
La stablecoin più utilizzata di tutte è Tether: è la terza criptovaluta dopo Bitcoin ed Ethereum.
Tra i fondatori di Tether troviamo anche un italiano, Giancarlo Devasini.
Tether è collegata a Bitfinex, un exchange di criptovalute. Tether e Bitfinex sono state messe sotto osservazione dalle autorità per problemi di trasparenza.
Come ha dichiarato il procuratore generale di New York Letitia James, le due società sono gestite dagli stessi individui, definiti “senza licenza e non regolamentati che si muovono negli angoli più oscuri del sistema finanziario”.
L’attenzione su Tether è aumentata quando a maggio del 2022 è crollato l’ecosistema Terra Luna.
Questo ecosistema permette a UST e Luna di mantenersi peggati al valore di 1 dollaro.
Dopo il crollo di Terra Luna, ci si chiede se anche Tether possa avere problemi con il suo peg con il dollaro.
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