La Cina investe in Africa da più di 20 anni.
La Cina ha diversi interessi in Africa, con importanti prestiti a paesi come l'Angola, l'Etiopia e lo Zambia. Diverse banche cinesi hanno investito in Africa e molte aziende cinesi hanno collaborato sul suolo africano per costruire ponti, porti, strade e altre infrastrutture.
Gli investimenti cinesi in Africa sono divisi in FDI (Foreign Direct Investments) e prestiti a quasi tutti gli Stati africani. Negli ultimi vent'anni, tra il 2000 e il 2019, la Cina ha prestato 154 miliardi di dollari in oltre 1.141 prestiti. Dal 2003 invece le aziende cinesi hanno investito in Africa 345 miliardi di dollari con investimenti diretti.
Per alcuni questi prestiti rappresenterebbero una trappola del debito cinese nei confronti di paesi africani in via di sviluppo. Questa teoria è chiamata Debt-Trap theory ed è stata confutata da diversi studi.
Gli studi di Princeton, della John Hopkins University e del Global Development Center hanno sottolineato come, in seguito alla crisi del prezzo del petrolio, nessun paese africano ha dovuto cedere sovranità su infrastrutture o aree urbane.
Gli unici collaterali previsti dagli accordi sino a questo momento sono state materie prime come petrolio e minerali.
Non solo, durante la pandemia da Covid-19 la Cina è stata il paese che più di tutti ha prestato soccorso all'Africa, rimandando i pagamenti dei suoi prestiti.