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J.P. Morgan: il banchiere di fiducia del governo americano

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J.P. Morgan, all’inizio del ventesimo secolo, è il banchiere più potente d’America. Ha salvato per due volte l’economia americana dal collasso.
Dalla sua banca sono nate negli anni due delle banche più grandi al mondo: JP Morgan & Chase e Morgan Stanley.

J.P. Morgan può essere considerato il padre spirituale della Banca Centrale americana. La sua storia inizia il 17 Aprile 1837 ad Hartford, una piccola città del Connecticut. Il padre Junius Spencer Morgan è un ricco uomo d'affari, e nei primi anni avrà una forte influenza su J.P Morgan.

Nel 1857 gli trova lavoro a New York, in una filiale della banca di Londra di cui è socio. Tra le varie amicizie strette da JP in questo periodo, troviamo quella con Charles Dabney, socio e contabile nella stssa banca di JP.

Lo stesso anno, JP e Dabney fondano la Dabney, Morgan & Co.
La nuova società si occupa di affari in valuta estera e della compravendita di azioni. Dopo anni di duro lavoro, a 33 anni JP pensa già alla pensione.

Ma Junius Morgan non ci sta e nel 1871 gli fa incontrare uno dei più importanti banchieri del tempo, Anthony Drexel. JP diventa junior partner socio di minoranza di Anthony Drexel e insieme fondano la Drexel, Morgan & Co. Ed è grazie a questa partnership che JP inizia la vera scalata che lo porterà sulle vette di Wall Street.

Con i capitali raccolti, JP si affaccia su un settore che in quegli anni era in rapida espansione: i trasporti ferroviari. Negli anni della Gilded Age, dal 1870 al 1900, attraverso brillanti operazioni finanziarie JP inizia il percorso che lo porterà nei primi anni del 1900 ad ottenere il monopolio del settore ferroviario.

Nel 1893, con il fallimento di due importanti società, i mercati crollano. Molte banche e società falliscono sommerse dai debiti. La crisi mette a dura prova anche le riserve auree americane: secondo il ministro del Tesoro, restano solo 9 milioni di dollari nelle casse pubbliche.
Gli Stati Uniti d’America rischiano la bancarotta.

JP Morgan trova un accordo con il presidente Cleveland: sarà un comitato speciale, formato da JP Morgan e i Rothschild, a comprare titoli di stato dal governo americano in cambio di 62 milioni di dollari in oro, salvando gli Stati Uniti dal fallimento.

Nel 1901 JP Morgan punta il settore dell'acciaio. Dopo una serie di acquisizioni, tra cui quella della Carnegie Steel Company, fonda laNorthern Securities e United States Steel Corporation: questa sarà la prima società al mondo a superare il miliardo di dollari di capitalizzazione. Ormai ha un potere e un’importanza nel Paese paragonabili a quelli del governo.

Dopo l'assassinio del presidente McKinley nel 1901, il vicepresidente Theodore Roosevelt accetta il ruolo di leader degli USA. Il monopolio di JP Morgan finisce nel suo mirino. Il presidente sostiene che JP abbia violato lo Sherman Act.

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