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La storia di Nike: da Phil Knight a Michael Jordan

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Nike è l'azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo. Ha un valore di mercato che sfiora i 250 miliardi di dollari e fattura quasi 50 miliardi di dollari l’anno. Il suo motto è indimenticabile: Just do it!
Ma la storia di Nike parte da un'idea di Phil Knight: vendere scarpe da corsa giapponesi in America.

Philip Hampson Knight nasce il 24 Febbraio 1938 a Portland, nell’Oregon. Dopo aver finito la business school, vola in Giappone per cercare di realizzare la sua idea. Arrivato a Tokyo nell’estate del 1962 entra in contatto con la Onitsuka Tiger, la società che produce le scarpe da corsa (oggi Asics).

Una volta tornato a Portland, nel 1964 fonda la Blue Ribbon Sports insieme al suo ex insegnante di atletica Bill Bowerman. Investono 500 dollari a testa. Iniziano a vendere le Limber Up, uno dei modelli più in voga della Tiger.

Nel 1966 la Blue Ribbon Sports ottiene l’esclusiva per vendere le Onitsuka Tiger negli Stati Uniti e un anno dopo apre anche il primo negozio. A fine 1971 le vendite della Blue Ribbon raggiungono quota 1 milione e 300 mila dollari.

A questo punto, Phil decide di rendersi indipendente. Così, dopo essersi separato dalla Onitsuka Tiger, investe in una fabbrica dove finalmente avrebbe potuto dettare il design delle scarpe. Decide così di contattare un’artista freelance che aveva già fatto alcuni lavori per loro: Carolyn Davidson.

Dopo una serie di prove fallimentari, Carolyn presenta il suo disegno. E’ il famoso Swoosh. Manca il nome: dopo varie proposte da parte del team, esce il nome Nike, la dea della vittoria.

Con l'invenzione delle waffle trainer, da parte di Bill Bowerman, le vendite schizzano alle stelle. Così, nel 1976 la Nike fa il suo esordio ufficiale alle olimpiadi di Montreal. Phil decide di quotare la Nike in borsa.
Al momento della quotazione, la Nike Inc viene valutata circa 200 milioni di dollari.

Mancava ancora qualcosa per sfondare quota 1 miliardo di fatturato e raggiungere i primi del settore: Adidas.
Ma Phil aveva un piano: sponsorizzare gli atleti, avviare una comunicazione aggressiva e la fornitura di materiali per i principali sport mondiali.

La vera svolta arriva nel 1985, quando Nike riesce a strappare Jordan all’Adidas. Tutto questo grazie ad un’offerta da 2 milioni e mezzo di dollari per 5 anni e alla possibilità di fare le sue scarpe brandizzate.
Insieme alla firma di Jordan, Phil fa uscire un nuovo modello di sneakers rivoluzionario, le Air Jordan.

Tutti diventano pazzi per le Air Jordan. Anche tutto il movimento rap/hip hop inizia a legarsi a questo brand, diventa un segno distintivo della vita di strada.

Alla fine dell’anno, con 126 milioni di dollari di vendite, le AirJordan fruttano oltre il 10% del fatturato. Nike così riesce così a sfondare il tetto di 1 miliardo di fatturato. Un successo straordinario.

Nike allora punta a penetrare ogni settore sportivo: atletica, tennis, baseball, basket, calcio e non solo.
Phil si vede costretto ad affidarsi alla pubblicità.

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