Una storia davvero sorprendente e misteriosa questa, perché la patata selvatica appartiene alla solanacee che sono notoriamente tossiche. È piena infatti di glicoalcaloidi (che sono presenti in misura molto minore anche in caffeina e nicotina).
Dunque per renderle commestibili è necessario far scendere il livello di glicoalcaloidi di circa venti volte. Quindi vien da chiedersi: ma come hanno fatto? E quando hanno iniziato a farlo, come hanno capito che il livello aveva raggiunto un livello sopportabile?
È anche possibile che una patata non tossica sia il risultato di una mutazione spontanea, ma allora come hanno fatto a trovarla e a capire che non era tossica mentre tutte le altre sì?
I meravigliosi misteri del passato. Forse non avremo mai una risposta. Perché nell’antichità facevano cose stupefacenti e spesso indecifrabili.
E così questi tuberi, dall’aspetto nemmeno troppo invitante, resi commestibili e imbarcati su una nave, hanno cambiato il mondo.