Giardini, marinai, leggi razziali, campi da tennis e case di campagna: seguiamo Chiara Valerio in questo mirabolante racconto del Libro come forma della memoria e dell'immaginazione umana.
Poiché il Libro non ha mai cambiato forma dall'incunabolo a qui -anche se è cambiato il materiale sul quale sono impresse le pagine- possiamo definire in editoria, e anche in botanica, il libro come tutto ciò che ha pagine. Tuttavia, poiché parlare di eteronimi, e di nomi comunque, non è mai tanto interessante, in quest'ora dedicata alla celebrazione del Vieusseux, si parlerà di un libro, "Il giardino dei Finzi-Contini", per ribadire allegramente che i libri non solo -come dice Marino Sinibaldi- consentono l'immedesimazione, ma anche, poiché sono fatti di realtà, il fraintendimento dell'immaginazione.
Chiara Valerio, scrittrice.