L’Uno è il più sfuggente e misterioso tra i numeri. Giulio Busi, tra i più importanti ebraisti italiani, lo racconta attraverso vecchie storie bibliche, sogni di mistici, saggezza indiana, inquietudini dei filosofi greci, poesia del Novecento, ma anche attraverso l'amore, la musica e l'arte. Sono i bracci di un fiume immenso e segreto, da risalire passo dopo passo in cerca dell’Uno, del suo fulgore, del suo battito lieve, profondo, invisibile.
L’Uno è stupore, incompletezza, mistero. A tratti, in una grande sventura o in una gioia profonda, per caso o dopo aver cercato a lungo, ci rendiamo conto di essere parte di un tutto che ci sovrasta, ci avvolge e allo stesso tempo si sottrae alla nostra comprensione. Lo sentiamo, il tutto, senza poterlo distinguere con esattezza. Sebbene non ci sia consentito misurarlo con la ragione, ci pare quasi di toccarlo, tanto è vicino, intimo.