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Luca Serianni - Finalmente Domenica

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La lingua di Dante è ancora attuale? Che cosa abbiamo ereditato? Luca Serianni, linguista e filologo, risponde a queste domande a Finalmente Domenica e, in dialogo con Gino Ruozzi, ci guida ad accostarci al genio linguistico del nostro poeta nazionale.

La Divina Commedia non è solo un esempio insuperato di creazione poetica ma un serbatoio linguistico che nel tempo ha riccamente alimentato il vocabolario dell’italiano. L’eredità dantesca è fatta di parole ed espressioni dalla storia diversa: alcune resistono nella nostra lingua fino a oggi, a volte cambiando in tutto o in parte il significato, altre è stato Dante stesso a coniarle o a usarle per primo in italiano. Ma in un’opera letteraria come la Commedia le parole non possono essere staccate dalla poesia. Serianni si sofferma su alcuni casi esemplari, ne tratteggia il profilo in riferimento al contesto in cui occorrono e alle implicazioni di senso di cui sono portatrici.

Luca Serianni insegna Storia della lingua italiana alla Università di Roma – La Sapienza. Ha condotto indagini sui vari aspetti della storia linguistica italiana. Socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei, è vicepresidente della Società Dante Alighieri. È inoltre direttore delle riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana».

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