Viviamo immersi nelle storie. Dai racconti di finzione che leggiamo nei libri, vediamo a teatro o sugli schermi, alle vicende di sesso, sangue, soldi, guerra che ascoltiamo nei notiziari. Dalle imprese degli sportivi alle stories postate sui social media: ovunque c’è un essere umano c’è una storia. Cambiano le modalità e i mezzi per raccontarle, ma all’origine di ogni narrazione c’è sempre il bisogno innato di nutrirsi di storie.
Otto interviste realizzate da Caterina Soffici per Dialoghi di Pistoia 2022, con la regia di Giulia Cogoli. Otto donne (intellettuali, scrittrici, artiste) che creano e divulgano storie si raccontano, parlano dell’origine del proprio immaginario, dove e come nascono le loro narrazioni e i percorsi creativi, se e quanto sono condizionate dal loro vissuto e dalla propria cultura. Tutto sta cambiando velocemente e, mentre in passato le donne dovevano addirittura occultare la propria identità e fingersi uomini per aver accesso al mondo sacro della narrazione, oggi, che possono esprimersi liberamente, rimane aperta la questione se esista o meno uno storytelling al femminile. E se esiste, in quali forme si manifesta? Esistono dei modelli profondi alla base dell’attitudine nella creazione di un’opera di finzione?
Nadia Terranova è una scrittrice. Autrice di libri per bambini e di tre romanzi, uno ogni tre anni: Con Gli anni al contrario vince il Bagutta. Con Addio fantasmi è tra i finalisti del premio Strega. L’ultimo è Trema la notte.
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