La prigionia libera la mente, la costrizione in un perimetro orizzontale innesca la ricerca di strade nuove, verticali. Come racconta Paolo Rumiz, si esplorano nuovi e affascinanti territori, visioni nuove di ciò che è essenziale e di ciò che è superfluo. Occorre prendere una decisione: non tornare mai più alla vita di prima.
In collaborazione con Feltrinelli.