Sono tantissimi i pensatori contemporanei –filosofi e scienziati– convinti che gli animali siano delle “macchine” biologiche, ovvero che non abbiano un’esperienza cosciente paragonabile a quella umana. Secondo questo approccio, la coscienza –ovvero la capacità di distinguere tra sé stessi e il mondo circostante e di percepirsi come soggetti distinti– è frutto di cervelli voluminosi e complessi. Eppure, la ricerca nel campo delle capacità cognitive di api o mosche, organismi con cervelli miniaturizzati, suggerisce nuove ipotesi. E se bastasse possedere organi sensoriali e la capacità di movimento per produrre un’esperienza cosciente? Se anche un’ape o una mosca avessero una coscienza?
Con Giorgio Vallortigara e @ZooSparkle
Visita: festival.bergamoscienza.it