Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 1987 l’umanità potè osservare la luce proveniente dal collasso di una stella supergigante blu avvenuto 168 mila anni prima. La cosiddetta supernova SN 1987A, la più vicina alla Terra osservata dall’invenzione del telescopio, fu talmente energetica da essere visibile a occhio nudo per diverso tempo. Per oltre 3 decenni gli astrofisici di tutto il mondo hanno scrutato i resti di quell’evento per capire se questo avesse portato alla formazione di un buco nero o di una stella di neutroni, i due oggetti più densi che conosciamo nell’universo.
Uno studio italiano guidato da Emanuele Greco ha permesso di scoprire, per la prima volta nella storia, cosa si celi dietro uno degli oggetti più studiati e criptici della storia dell’astronomia.
Conduce @Luca Perri.
Visita: festival.bergamoscienza.it