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La guerra dei padri raccontata dai figli

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NADiRinforma propone l'incontro tenutosi il 13 maggio '09 presso l'Aula Magna Istituto comprensivo di Vado-Monzuno (Bo) “La guerra dei padri raccontata dai figli; le problematiche del passaggio delle memorie famigliari”, parte del progetto educativo "Linea Gotica, linea della memoria" che prese avvio a seguito del convegno “Una montagna di Pace: la linea Gotica dei monti della Riva, 8-9 giugno 2002”, dove reduci americani, tedeschi e partigiani raccontarono la loro esperienza di guerra sui Monti della Riva. Con questo progetto si è voluto avviare il processo interiore di rielaborazione dell'ultimo conflitto mondiale che vide coinvolte l'Italia e l'Europa. Al centro dell'attività è stato posto l'uomo-soldato, la sua vita da quando era civile fino a quando è arrivato al fronte, per concludersi alle problematiche legate alla rielaborazione del ricordo. Questi aspetti personali sono trattati dai tre punti di vista: alleato, tedesco e partigiano. La metodologia si propone di raccontare con i fatti la complessità della guerra – per quanto possibile – in tutti i suoi aspetti: economico, militare, sociale e personale, andando oltre alle affermazioni superficiali legate all'orrore, alla brutalità o alla fatalità. Vuole cercare di spiegare non solo come sia stato possibile arrivare a ciò ma, soprattutto, focalizzare il cambiamento interiore delle persone coinvolte. La guerra cambia gli uomini, cambia la percezione della realtà, cambia la scala dei valori e il ritorno alla normalità non è né semplice né scontato.Parlare di storia, delle esperienze vissute di questi uomini-soldati serve a vedere la guerra da dentro ed emerge con chiarezza ed evidenza il messaggio di pace e il rispetto dell'altro. Scrive Freud: "Tutto ciò che fa sorgere legami emotivi tra gli uomini deve agire contro la guerra"Ha presentato:Dott.ssa Nunzia Nardiello – Dirigente scolastico Istituto comprensivo di Vado-MonzunoHanno condotto:Prof.ssa Elisabetta Tosti – Istituto comprensivo di Vado-Monzuno, referente progetto S.E.Me.Massimo Turchi – coordinatore didattico del progetto S.E.Me.Sono intervuti:Alessandro Baldi – MonzunoDavide Perlini – Castiglione dei Pepoli – (vedi lettere ad Arcoiris “La mia storia: alla ricerca di mio padre”)

Visita: www.progettolineagotica.eu

1 commento


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15 Luglio 2009
16:10

ho 46 anni e mi vergogno tantissimo. i partigiani sono morti per la democrazia e noi, nel giro di 15 anni, abbiamo mandato tutto all'aria. oggi viviamo in una parvenza di democrazia e anche i partiti che avrebbero dovuto contribuire alla trasmissione di quei valori nulla hanno potuto di fronte al dilagare della volgarita' e dell'abbruttimento a cui siamo pervenuti. che tristezza, che scempio e, soprattutto, che ingratitudine. mi vergogno terribilmente di alzare lo sguado verso questi nobili signori d'altri tempi e d'altra stoffa. sara' mai possibile una rinascita? mah...

elisabetta