Mauro Carbone presenta La Natura di Maurice Merleau-Ponty, un classico del Novecento cui attingono anche molte ricerche neuroscientifiche.

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Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita.

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Marcello Zanatta commenta in questa lezione la Fisica di Aristotele, luogo originario di un paradigma millenario nonché opera estremamente importante per la riflessione sul tema della Natura.

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Umberto Galimberti insiste in questa lezione sulla necessità di riconoscere l’unicità di corpo ed esistenza, superando il dualismo di corporeità e organismo.

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Giovanni Ghiselli si impegna in questa lezione in una generale riflessione sullo statuto della natura nella filosofia greca.

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Le frontiere della bioingegneria spingono verso la formulazione di diritti di nuova generazione, per affrontare la questione, altamente controversa, di cosa sia naturale e cosa sia invece regolabile, di quali siano gli ambiti di vita sui quali si possa legiferare.

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Alla pervasività della tecnica non sfugge il diritto: perduta ogni oggettività della natura, la norma giuridica –come mostra Natalino Irti in questa lezione– dipende dalla decisione politica.

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Tra i nomi della Natura ne spicca uno che sfugge a ogni compiuta traduzione: “physis”, come nella lingua dei primi filosofi greci. A questa parola fondamentale –che rinvia a una produttività irriducibile allo schema del contributo umano– è dedicata questa lezione.

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La costruzione di spazi sostenibili conduce al portato politico delle trasformazioni della natura, evidente nella discussione quanto mai attuale sulle iniziative green in economia, argomento di questa lezione.

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Marc Augé traccia il quadro antropologico complessivo della questione del paesaggio –tra statuto dei luoghi ed esperienza degli spazi– per mostrarne il regime simbolico, perché anche nelle società tradizionali africane la percezione di ciò che viene detto “naturale” corrisponde a una fondamentale messa in ordine culturale.

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