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9 Marzo 2009 09:42

Maurizio Chierici: Due Italie, le Maldive e la povertà

940 visualizzazioni - 1 commento

di Maurizio Chierici

Appello col cuore in mano: per favore non cambiate stile di vita. Comprate, spendete e la crisi passerà. D’accordo Cavaliere, ma quale vita ? Diario di un sabato milanese. Spengo la Tv, ho voglia di amici. Al telefono rispondono le voci delle cameriere: < I signori sono a Crans, festa di compleanno >. < Li trova alle Maldive >. Devono essere partiti in tanti, sole delle Maldive a prezzi svendita. Sette giorni, 2500 euro. Miserie. Mille euro al giorno nell’isola a cinque stelle. L’occasione allunga le file di chi vuol partire, ma non c’è posto per tutti. Si rassegnano a Sharm El Sheikh, Mauritius, Zanzibar, o Cuba se da ragazzi sognavano a sinistra, o Brasile, affari e relax. L’amica manager viaggia col Rotary in Birmania; l’amico ambientalista nei parchi sudafricani. Senza contare il plotone degli sciatori su e giù dalle case in Ticino, banche a portata di mano. Malinconia della solitudine improvvisa. Una certa città è scappata dalla gente che brontola. Prenoto il ristorante, almeno quattro chiacchiere con chi fa lo stesso mestiere: < Brutta sera >, sospira il proprietario. Ma siamo in quaresima, provo a dire. Sarà, ma non ti posso apparecchiare neanche per il secondo turno. Nell’altro ristorante vengo accolto con spirito di carità. Ascolto le due signore del tavolo accanto: la signora piccola vende borse attorno a San Babila. < Speriamo continui. Il lusso non è mai andato così bene anche se a febbraio deve essere successo qualcosa… >. Fanno programmi: venerdì a Saint Moritz per respirare l’aria buona. Passeggiando sui marciapiedi bagnati ascolto chi si sdoppia tra lavoro e solidarietà. Non è un fanatico che distribuisce minestre ai tavoli delle mense popolari dove extra e milanesi ( che un po’ si vergognano ) arrivano puntuali come ospiti prenotati. Pensionati, cassa integrati, precari, profughi call centers ai quali non andrà un centesimo dei miliardi Tremonti. Senza le pensioni di padri e madri chissà la disperazione. Ascolto il racconto del compagno dei passi notturni, commercialista con qualche gioco di prestigio per soccorrere partite Iva arrabbiate con le tasse. E’ cresciuto nel palazzo della borghesia devota che parlava in punta di lingua il dialetto di una Milano che non c’è più. Il suo volontariato pianifica accordi con qualche supermercato, acquisti last minute. Famiglie consociate in cooperative d’emergenza vanno a fare spesa mentre si spengono le luci. Le anime buone dei dipendenti li guidano nell’acquisto di cibi in scadenza: frutta, latte, pasta fresca, pesce molle, stracchini che si sciolgono. Prezzi scontatissimi, tanto la roba domani é fuori scaffale. Riempiono camioncini e partono per strade lontane dove le pentole aspettano. < Stiamo aprendo cantieri, opere utili che fanno girare i soldi >. Appalti ponte di Messina, appalti metrò Parma, chi può raddoppia le case: opere utili alle vacanze dell’ Italia delle Maldive. L’altra Italia ( sempre più lontana ) deve avere pazienza. \ mchierici2@libero.it Cortesia dell'Unità

COMMENTI

10 Marzo 2009 08:07

Caro Maurizio l'amarezza è profonda e non solo quella...neanche a parlarne di Crisi...una sola curiosità: all'inizio del tuo testo parli del "tuo" diario. Spegnere la tv, voglia di amicizia...e ti rispondono le "serve"... Prova a diventare amico loro, che cercano di servire il sistema, come tutte e tutti in cerca di lavoro e svoltare le Giornate. Aggiorna la rubrica telefonica degli Amici e ti sentirai un pochino liberato, un po' meno osservatore, quì nel Bel Paese, dove si sta Meno Peggio e nessuno si dichiara razzista, salvo ...tutto quello che sai. Un caro saluto Doriana

Doriana

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