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25 Febbraio 2009 20:29

Science for peace

685 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- Science for peace - a cura di Paolo De Gregorio, 25 febbraio 2009 Questo è il nome del movimento internazionale promosso da Umberto Veronesi, che lo presiede insieme a Kathleen Kennedy (primogenita di Bob), a cui hanno già aderito 20 premi Nobel, che finalmente chiede al mondo la diminuzione delle spese militari, iniziando da un 20% e vedendo poi di andare avanti. L’idea sarebbe quella di destinare i soldi non spesi per le armi destinandoli a ospedali, scuole, ricerca scientifica. L’iniziativa, secondo me, cade in un periodo favorevole, di crisi economica, dove i cittadini non vedono di buon occhio né le guerre né spese per armamenti mentre vi sono milioni di disoccupati con sussidi da fame, e forse molti politici che non se la sentono di prendere da soli l’iniziativa, spinti da un movimento del genere, potrebbero prendere la decisione di tagliare quelle assurde spese. La prima osservazione che mi viene da fare è quella di non illudersi di ottenere qualcosa con i soli incontri di vertice, anche al massimo livello. A coloro che vogliono la pace e il disarmo bilanciato si devono unire tutte quelle persone colpite dalla crisi economica, a sostegno di un diverso modello di sviluppo in cui la pace si faccia anche con l’ambiente, altrimenti molto presto il conto che ci presenterà il riscaldamento globale sarà molto salato. Osservo, anche, come preti, partiti, filosofi, così presenti nel tutelare la vita dei feti surgelati e di gente in coma irreversibile, siano così brillantemente assenti da iniziative sul disarmo, come se non sapessero che gli eserciti, se vengono costituiti e armati, saranno sempre utilizzati. Se a Milano, in concomitanza con l’inizio dei lavori di “scienza per la PACE” vi sarà un milione di persone, proveniente da tutto il mondo, a dare il benvenuto al primato della ragionevolezza, della umanità, della concretezza, dell’evidente lungimiranza degli scienziati, la speranza potrà tradursi in realtà. Non lasciamo solo Veronesi! Paolo De Gregorio

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