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24 Novembre 2008 13:57

Suor Gelmini: il Vaticano ringrazia

848 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- Suor Gelmini: il Vaticano ringrazia – a cura di Paolo De Gregorio, 24 novembre 2008 A dimostrazione scientifica della alleanza di ferro tra governo di destra e Chiesa Cattolica, l’unico settore della scuola non toccato dai tagli della Gelmini è quello degli insegnanti di religione, che sono venticinquemila e costano 800 milioni di Euro l’anno. Questi insegnanti non sono quasi mai preti, la maggioranza sono donne e, udite udite, è la Curia che dà l’idoneità all’insegnamento, che può revocare con potere inquisitorio, se l’insegnante ha una condotta morale non idonea, tipo la convivenza fuori dal matrimonio. Il Medio Evo che viviamo nel rapporto tra Stato e Chiesa pretenderebbe una risposta laica e di difesa dalle ingerenze religiose, che veda l’abolizione di ogni trattato con il Vaticano, il taglio di ogni finanziamento statale alle religioni, l’abolizione dei simboli religiosi da tribunali, scuole, ospedali, l’abolizione dell’ora di religione nell’istruzione, l’introduzione all’insegnamento a cura dei professori di lettere della storia delle religioni. Dalla storia delle religioni emergerebbe il loro fondamentale concorso alle guerre, al colonialismo, alla repressione di istinti a piaceri naturali, fino agli orrori della Inquisizione e della teorizzazione della tortura come mezzo per accertare la verità. Il ruolo fondamentale del Vaticano in Italia, ruolo per cui è profumatamente ricompensato e che si integra nei poteri della classe dominante, è quello di avere un forte rapporto con i poveri, gli ignoranti delle classi subalterne, che vengono ammaestrati alla rassegnazione e alla speranza di una vita ultraterrena migliore, mentre in questa terra sono tenuti a lavorare, sopportare, e spinti a votare per i loro padroni, tanto il mondo sempre andato avanti così. Chi da laico sottovaluta il ruolo politico della Chiesa Cattolica e il suo peso di orientamento culturale tra le masse, peso decisivo per far vincere le elezioni alla destra, come è sempre stato in Italia dalla liberazione ai nostri giorni, è uno sciocco che non potrà mai battere il blocco sociale capitalismo+Chiesa, e la democrazia resterà una parola vuota perché strangolata dalla forza economica e mediatica di questi due poteri. La parodia di Peppone e Don Camillo, la cultura dell’incontro bonario e della convivenza, nascondeva un desiderio di fondo del conservatore Guareschi, che la DC e il PCI si legittimassero reciprocamente, che la questione della laicità dello Stato non venisse mai fuori, perché ben sapeva che se dogmi religiosi e laicità vengono allo scoperto, si scopre anche che le due culture sono alternative e antagoniste. Siamo all’anno zero. Il PCI non affrontò mai la questione del Concordato, gli attuali sedicenti di sinistra hanno nel partito i teodem, integralisti della peggior specie. Lo spazio è libero se qualcuno decidesse in Italia di costruire una democrazia laica, un posto dove si chiedesse ai cittadini (con un referendum) se usare 800 milioni di euro per mantenere l’ora di religione o abolirla, e usare questo denaro per la manutenzione e modernizzazione degli edifici scolastici. Paolo De Gregorio

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