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15 Ottobre 2008 13:48

caro Silvio, caro George

843 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- caro Silvio, caro George - a cura di Paolo De Gregorio, 14 ottobre 2008 Alla Casa Bianca, in un clima euforico e commosso, tra bevute, pacche sulle spalle, e musiche patriottiche, Berlusconi, riferendosi a Bush, pronuncia la seguente frase: “sei nella storia,l’Europa non ha capito la tua grandezza!”. E in effetti l’Europa non ha ancora capito la grandezza dell’ammontare dei titoli tossici che i truffatori americani ci hanno rifilato, e, per quanto riguarda l’Europa, il Cavaliere non ha alcun titolo né diritto di parlare in suo nome, visto che l’Europa come entità politica unita non esiste, al massimo può parlare a nome di coloro che l’hanno votato, i rimberluschiti, strana associazione di furbacchioni e di lobotomizzati da Mediaset. Certo vedere brindare questi due loschi figuri, responsabili di un milione di morti in Iraq, più 4000 americani e 40 italiani, mentre gli stessi americani, per l’80% giudicano l’aggressione all’Iraq un grave errore, e all’interno di una crisi finanziaria determinata dall’ultraliberismo di cui entrambi sono fautori e responsabili, oltre che essere surreale e somigliare all’orchestrina sul Titanic condannato ad affondare, a me risulta come un teatrino offerto alle TV, che con la dittatura delle immagini ridanciane e trionfanti, cancellano le responsabilità dei due compari, perché la gente comune pensa che se si celebrano così qualcosa di positivo in fondo l’avranno fatto. E tra un calice e l’altro giù a ribadire la santa alleanza tra Usa e UE che è diventato un rapporto contro natura, incestuoso, visto che la strategia americana è puntigliosamente mirata a non far decollare l’autonomia europea, crea situazioni di fatto nei paesi dell’est ex sovietici volte a far reagire la Russia, ci inonda di titoli tossici che mettono in crisi la nostra economia. Non vuole ammettere ciò che è evidente a tutti, ossia che gli interessi anglo-americani e quelli europei sono diversi, sono in competizione anche come moneta, e l’Euro è uno dei fattori decisivi del ridimensionamento e della svalutazione del dollaro, che non è più la moneta più forte del mondo, ma è stato battuto sui mercati mondiali proprio dall’Euro e dalla economia europea. Quanto alla favola che ci avrebbero liberati dal fascismo, è una balla colossale, in quanto i movimenti partigiani presenti in Europa, magari con sacrifici più grandi, avrebbero preso il potere, erano filosovietici, e proprio questa presa del potere, legittima delle varie lotte di liberazione in Europa, erano venuti a contrastare gli Usa, come dimostra la vicenda della Grecia. Comunque il peso maggiore della guerra contro i nazisti lo sostenne l’Unione Sovietica che annientò le divisioni di elite tedesche e pagò questo impegno con 20 milioni di morti, più di tutti gli altri messi insieme. Ai nostri giorni, le guerre di aggressione al Vietnam, all’Iraq, all’Afghanistan, hanno dimostrato che è una follia spendere così tanto negli eserciti, anche i più forti del mondo non sono riusciti a passare dove ci sono i popoli che combattono, e non passeranno ancora di più nel futuro. L’Europa non ha bisogno di nessun ombrello americano, la favola che dobbiamo temere la Russia è una pagliacciata, nessuno è in grado di conquistare l’Europa, e soprattutto nessuno è fuori di testa come Bush nel vedere questo pericolo. L’unica calamità per l’Europa è la presenza della Nato e delle basi Usa che ci vogliono coinvolgere nella loro demente strategia guerrafondaia. Paolo De Gregorio

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