7 Ottobre
- notizie del giorno (7 ottobre) a cura di Paolo De Gregorio -E’ un segno dei tempi! Steven Spielberg, il più famoso regista holliwoodiano, lascia la Paramuont e sceglie di andare a produrre in India, nella cosiddetta Bollywood, già da tempo il più importante polo di produzione cinematografica al mondo con mille film prodotti l’anno e un totale di 3 miliardi di biglietti venduti. La cosa ci piace perché vediamo sfaldarsi il monopolio americano a favore di più poli, più voci, più culture, più punti di vista. Ed è anche un colpo alla lobby ebraico-sionista che ha in mano Hollywood che si spera avrà meno soldi da mandare a Israele. -Attenti ai truffatori! Esattamente come gli spacciatori americani di titoli tossici che hanno truffato banche e cittadini di mezzo mondo in nome della globalizzazione e del liberismo,così sono coloro che ci propongono il nucleare, spacciandolo per una operazione a rischio zero e soprattutto valida economicamente. E (i truffatori) fanno delle cifre: 68 Euro a megawattora costerebbe il nucleare, contro i 130 del gas e 101 del carbone. Naturalmente, come tutti i truffatori, vogliono fare i conti senza l’oste, e non mettono nel conto lo smaltimento e lo stoccaggio di rifiuti solidi ad alta radioattività e l’enormità di rifiuti a media e bassa radioattività dovuti allo smantellamento delle centrali, dopo 40 anni. Le centrali nucleari italiane, a 20 anni dal referendum che aboliva l’atomo, sono ancora lì, non sono nemmeno in sicurezza e rappresenteranno un grave pericolo per chissà ancora quanto tempo. Questi costi di smantellamento e messa in sicurezza non sono ancora conosciuti perché non esistono ancora siti adatti, e coloro che parlano di economicità del nucleare sono doppiamente truffatori, perché i maggiori costi del nucleare insistono proprio dallo smantellamento delle centrali, e lo stoccaggio e custodia dei rifiuti, che resteranno radioattivi per 300.000 anni. -Ho l’impressione che Osama Bin Laden abbia i giorni contati. Quando ci sono i preti di mezzo si gioca pesante e la notizia è che il mullah Omar è in rotta con Al Qaeda e si sta parlando con il capo del governo afgano Karzai, per arrivare a un reciproco riconoscimento e alla fine delle ostilità. Nessuno lo ha detto, ma penso che il prezzo da pagare per far sloggiare la Nato sia la testa di Bin Laden, e sull’altro piatto della bilancia ci sono i talebani al potere insieme a Karzai. Il tutto sembra essere favorito dal re dell’Arabia Saudita Abdullah. E’ una trama schifosa, ma pur di vedere gli anglo-americani sparire per sempre da quell’area insieme ai loro servi europei, è una possibilità accettabile. Paolo De Gregorio