24 Settembre
- Alitalia: una nota lieta - a cura di Paolo De Gregorio, 23 settembre 2008 Subito sbeffeggiata da chi vuole i lavoratori eternamente subordinati, non ripresa dai sindacati che vedrebbero finire il loro ruolo, da parte di piloti e assistenti di volo è venuta fuori la proposta di comprarsi loro la compagnia, autotassandosi per la rispettabile cifra di 300 milioni di Euro. Se avessimo al potere dei saggi e non quei ladri e cialtroni che abbiamo, il governo avrebbe l’obbligo di appoggiare una soluzione del genere perché se i lavoratori di un settore specifico, come quello della compagnia aerea italiana, prendono sulle spalle il proprio destino e devono far quadrare i conti, tutti quegli atteggiamenti di cercare privilegi a spese dei contribuenti finirebbero di colpo, l’autogestione condivisa farebbe piazza pulita di tutto ciò che è antieconomico e presto si arriverebbe al pareggio di bilancio. Ciò avverrebbe solo se si lasciassero i dipendenti Alitalia liberi di decidere, senza tutele sindacali né politiche, e senza il peso dei debiti che una orrenda gestione politico-sindacale ha creato nel tempo. Va ricordato che Berlusconi ha offerto ai suoi compari della cordata padronale la parte attiva di Alitalia, e i debiti agli italiani, quindi i dipendenti potrebbero ragionevolmente pretendere lo stesso trattamento. Ma proprio quelli che straparlano di libertà, e questa sarebbe una libertà da consegnare ai lavoratori, si riservano per loro tutte le libertà, compresa quella di gestire la cosa con gli apparati mediatici di loro proprietà, per dimostrare che solo i capitalisti sono in grado di gestire impresa, mentre i lavoratori devono obbedire in eterno. Se avessimo avuto una sinistra, veramente autogestita, che vuole far finire la schiavitù del lavoro salariato e subordinato ai profitti, la partita sarebbe stata aperta, mentre invece il molle e flaccido Veltroni, provato dalla fatica per aver comprato a Manhattan una casa per far studiare la figlia negli Usa, spinge Epifani a firmare consegnando a Berlusconi un altro successo. Meglio falliti che in mano ai banditi! Paolo De Gregorio