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20 Agosto 2008 16:02

Ardateje il codice Rocco

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di Pietro Orsatti

Prima o poi doveva accadere e infatti è accaduto. Il clima di demonizzazione dell’avversario (e dello sconfitto) e l’omologazione culturale del “fascismo patinato” del terzo governo Berlusconi sta producendo i primi inquietanti effetti collaterali. In ambiti assolutamente imprevedibili come il diritto di famiglia e in particolare (in questo caso particolare) in una causa di divorzio e di affido dei figli minori. Cito dall’ampio servizio pubblicato oggi in prima pagina su La Repubblica a firma di Giovanna Casadio: «Circolo Tienanmen, tessera dei Giovani comunisti, trovata dal padre, fotocopiata dai servizi sociali, allegata all'ordinanza del Tribunale di Catania, prima sezione civile, per dimostrare nella causa di affido che la madre non sa badare all'educazione del ragazzo il quale ha "la tessera d'iscrizione a un gruppo di estremisti". Quindi, M. P. - che preferisce non essere citato con il suo nome, visto che lui, ragazzo esuberante, lo conoscono un po' tutti a Catania - è stato di fatto accusato di essere comunista rifondarolo, uno che frequenta "luoghi di ritrovo giovanili dove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope", dove cioè c'è il sospetto che si bevano birre e si fumino spinelli. Nel giudizio degli assistenti sociali, le cose stanno pure peggio perché i comunisti sono "estremisti, il segretario del circolo è un maggiorenne che pare abbia provveduto a convincere all'iscrizione e all'attivismo altri ragazzi", tra cui l'amico del cuore del sedicenne, anche lui una testa matta che lo trascina nella vita "senza regole"». Detto fatto, il giudice ha tolto l’affidamente alla madre rea di non aver controllato e educato a “sani valori” il figlio. Quindi a Catania c’è chi considera l’appartenenza ai giovani di Rifondazione (figli della vecchia Fgci in cui hanno militato fra gli altri Walter Veltroni, Massimo D’Alema e anche l’attuale ministro Bondi) un fatto socialmente pericoloso. Rifondazione sarebbe un covo di estremisti e drogati, e non un partito che ha governato e che ha espresso ministri e un presidente della Camera. Ci sono assistenti sociali a Catania che la pensano così. Ci sono giudici del Tribunale dei minori a Catania che la pensano così. Questo è il clima. Non è solo un fatto grottesco e isolato. Il berlusconismo più becero e analfabeta sta masticando il Paese. E chiunque non aspiri a fare il tronista e la velina, a iscriversi a qualche sezione del Pdl o a qualche compagnia di adolescenti “tamarri” dalle mutande firmate è un pericolo sociale. E mortifica questa inquietante normalità.

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