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3 Luglio 2008 12:21

INGRID BETANCOURT LIBERA, 'RINGRAZIO DIO E L'ESERCITO"

908 visualizzazioni - 1 commento

di NADiRinforma

- Con una operazione militare basata sull'inganno e l'intelligence, l'esercito colombiano ha liberato oggi a Ingrid Bentacourt e altri 14 ostaggi in mano alle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc), prelevandoli dalla giungla nel sud del paese senza sparare un solo colpo, e riportandoli alla capitale sani e salvi. L'"Operazione Scacco", come è stata spiegata dal ministro della Difesa Juan Manuel Santos e confermata dalla testimonianza della stessa Betancourt, è partita da una infiltrazione del vertice delle Farc, grazie alla quale è stato inviato un falso messaggio al gruppo di guerriglieri che detenevano il gruppo di ostaggi. Nel messaggio, come ha raccontato il generale Jaime Padilla, si comunicava che gli ostaggi dovevano essere trasportati a una nuova località, per passare sotto il controllo del comandante delle Farc, Alfonso Cano. Così è stato inviato un elicottero per raccogliere gli ostaggi, guidato da militari colombiani. La stessa Betancourt ha raccontato che solo quando, salita sull'elicottero con gli altri ostaggi, si è sentita dire dai militari "siamo dell'esercito nazionale, siete liberi" ha capito quello che era successo, ed è scoppiata in lacrime. L'ex candidata presidenziale ha definito "impeccabile" e "perfetta" l'operazione militare, sottolineando che "non c'é stato un solo sparo" e chiedendo perfino ai comandanti delle Farc di non prendere misure di rappresaglia contro i guerriglieri che hanno consegnato gli ostaggi all'esercito: "sono innocenti, non sapevano quello che facevano". Mentre i tre ostaggi americani ripartivano verso il loro paese, gli altri ostaggi sono stati portati alla base militare di Catam, nei dintorni di Bogotà: Ingrid Betancourt è stata la prima a scendere dall'aereo, e ai piedi della scaletta ha abbracciato la madre, Yolanda Pulecio. Apparentemente in buona forma - lei stessa ha chiarito che le immagini diffuse nel febbraio scorso la mostravano mentre era convalescente - e visibilmente emozionata, indossando una uniforme mimetica ("sono solo un piccolo soldato") e coi capelli raccolti in trecce, la Betancourt ha parlato a lungo, sulla pista della base militare di Catam. "Prima di tutto - ha detto - voglio ringraziare Dio e i soldati della Colombia". "Credo - ha aggiunto - che la liberazione degli ostaggi "sia un segnale di pace per la Colombia". La Betancourt ha anche espresso la sua gratitudine per l'appoggio datole dai media internazionali: "Devo molto ai mezzi di comunicazione, se non fosse per loro, forse adesso non sarei viva", ha detto alternando frasi in francese ad altre in spagnolo. La Betancourt ha voluto ricordare anche la sorte degli altri ostaggi in mano alle Farc ed a altri gruppi armati colombiani, vivi o morti. Agli ostaggi in mano alle Farc, ha promesso che "vi porteremo tutti fuori", aggiungendo che "dobbiamo ricordare anche chi non è tornato, chi non potrà più tornare", ha aggiunto, includendo nel suo pensiero tanto i sequestrati in mano a gruppi guerriglieri, che li usano come moneta di scambio per accordi umanitari, come quelli "sequestrati per profitto" Ingrid ha avuto anche un pensiero particolare per la Francia, la sua seconda patria, nelle sue dichiarazioni dopo la liberazione: ha usato varie volte il francese, ringraziato il presidente Nicolas Sarkozy e ricordato come all'alba di oggi, quando era ancora prigioniera, dopo aver recitato il rosario ha ascoltato alla radio un messaggio del suo ex marito, Fabrice Delloye nel quale le raccontava della sua immagine eretta in cima al Monte Bianco. 2008-07-03 11:55 http://ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_104946190.html

COMMENTI

3 Luglio 2008 14:47

2.300 giorni di prigionia e Ingrid Betancourt, alfine libera come altri 14 sequestrati, ha ringraziato Dio, i soldati della Colombia e il presidente Uribe, esprimendo tutta la sua gratitudine per l'appoggio datole dai media internazionali. Si spera continuino anche a seguire quelle più di trecento organizzazioni di donne provenienti da diverse regioni della Colombia, riunite nella Ruta Pacifica de las Mujeres dal 1996, per la risoluzione negoziata e pacifica del conflitto colombiano, che sostengono il peso della deportazione e del dolore e della miseria, sommerse come i loro uomini, dalla violenza "geopolitica" degli Squadroni della Morte. Inoltre la dichiarazione, comprensibile , della Betancourt “La rielezione di Alvaro Uribe nel 2006 è stata molto positiva per la Colombia, è stato finora un buon presidente, ma continuo ad aspirare alla sua carica" dettata dalla felicità della liberazione, è determinante in questo momento per un personaggio come quello citato,: sta incassando tutto il successo politico di questa azione e raccogliendo i ringraziamenti di tutti i leader, Bush e Obama compresi… In ogni caso, consiglio a chi legge, l'articolo di Gennaro Carotenuto a questo link http://snipurl.com/2ta7n

Doriana Goracci

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