14 Giugno
NEL DISTRETTO DI PADANIA Nell' ultimo ventennio del 21° secolo i ciliegi , i mandorli, e i peschi fioriti, testimonianza della primavera stagione che solo tra i più anziani ricordano aver vissuto, poteva essere osservata interagendo con il personal K 2020 installato di serie in ogni abitazione. Il governo 10 anni prima, valutando che già da tempo a seguito dell' effetto serra, non esistevano più stagioni ,fece inserire nelle banche dati di ogni distretto un programma visivo con informazioni su com' era il clima e i l paesaggio prima del grande cambiamento .Maria ultimogenita di una famiglia di origine albanese giunta in Italia alla fine del 20° secolo, stava sempre in casa e abitava nel 35° distretto della città di Padania .Non era una vera città ,ma un insieme di connurbazioni sviluppatesi a " macchia d' olio",senza alcuna soluzione di continuità,fino ad incontrarsi e ad intrecciarsi l'una con l'altra dal congiungersi orizzontale delle periferie di:Torino , Milano , Alessandria, Padova ,e Mestre.Sulla spinta della terza immigrazione ,si formò un enorme agglomerato urbano di oltre 150 milioni di abitanti.Il cambiamento del clima e della popolazione mutò ben presto usi e costumi in senso culturale e sociale. I resti minoritari delle popolazioni di ceppo italico si concentrarono in zone residenziali di pregio, ben distinte dalle altre e spesso difese da guardie armate.Le connurbazioni si differenziavano dalla lingua che si usava : arabo, spagnolo, senegalese, albanese, serbo croato,frequentemente nascevano degli : "slang", strani che intercalavano all' italiano parole della lingua d' origine, Maria a 9 anni non aveva rimpianti per ciò che non aveva vissuto, le bastava il monitor acceso che descriveva per immagini ,che lì ove lei abitava,vi erano bellissime risaie con acque nelle quali il cielo vi si specchiava.Non le dava pena neanche il fatto che non usciva mai di casa , se non in rare occasioni e con i genitori dotata di un autorespiratore per l' inquinatissima aria dell' esterno. Il clima ormai invivibile, costituito da nuvole plumbee,aria tossica, veniva compensato da un modernissimo appartamento al 40° piano, di un enorme condominio, e in casa c'era tutto quello che serviva. IL COMITATO GOVERNATIVO PER L' INFANZIA Le sue giornate fino all' età di 11 anni si svolgevano in modo regolare,e secondo i dettami del:- "Comitato Governativo per l' Infanzia"-.."sveglia alle sette e trenta..,colazione, 8'30 ginnastica con video, 9.30 video apprendimento,10'30 merenda,fino alle 17 quando finalmente poteva dedicarsi ai giochi preferiti con la "macchina della realtà virtuale",la quale grazie ad un' infinita quantità di programmi, consentiva di vivere avventure impossibili.Tutto filò liscio, "come da programma", fino al compimento del 12° anno di età, e ciò testimoniato dai giudizi che la videoinsegnante di quartiere inviava a mezzo E- Mail ai genitori, sempre assenti e impegnati per lavoro. Sei mesi dopo l' ultimo compleanno , successe a Maria un fatto strano e apparentemente banale; rovistando nella parte alta dell' armadio dispensa , scovò , tra gli oggetti una grossa scatola di cartone , conteneva ciò che per quei tempi era antiquariato,:un videoregistratore Sony del 1995 , con una collezione di videocassette tutta dedicata al cinema italiano del 900 . C' erano film di autori come : Fellini, Desica, Antognoni, Pasolini, ed altri, a lei completamente sconosciuti. Dopo molti tentativi, vinta la riluttanza del padre, conscio del fatto, che quelle videocassette ereditate dal nonno erano considerate dal governo fuorilegge, con obbligo per chi rinvenisse simile materiale di riconsegnarlo alle autorità competenti , Maria fu accontentata e il videoregistratore cominciò a funzionare. Imparato con facilità il funzionamento , cominciò anche in assenza del genitore a guardare e riguardare quei films con sempre maggiore interesse .Questa osservazione, oltre a nuove emozioni, gli procurò ben presto anche bruschi cambiamenti di umore.Una prima fase fu quella delle domande rivolte ai genitori, soprattutto all' ora di cena, quando aveva modo di incontrarli,la seconda , conseguente al fatto che le domande non ottenevano risposte esaurienti,in quanto essi non erano affatto in grado di spiegarle né la storia di quei registi , né i contenuti delle opere, fu quella di chiudersi in un mutismo insolito.Verso la metà del 13° anno , il suo interesse per il videoinsegnamento calò progressivamente e con esso anche i profitti scolastici che segnalavano svogliatezza e disinteresse. Sia la videoinsegnante , che i genitori notarono questo cambiamento d' umore, ma non vi diedero molto peso considerandolo una fase transitoria , frequente nei bambini, del resto a Maria era stato negato tassativamente il permesso , per ragioni di censura, a chiedere informazioni sul materiale cinematografico trovato in casa, alla maestra che avrebbe potuto denunciare il fatto.Verso la metà del tredicesimo anno,il suo interesse per lo studio calò assieme ai profitti scolastici che segnalavano svogliatezza e disinteresse.Dopo poco tempo l' insegnante decise l' invio di uno"psichiatra governativo", al fine di stabilire le condizioni mentali della bambina, che fino ad allora aveva conseguito ottimi profitti. Stati depressivi , ansia associata ad aggressività e a forme dissociative nel comportamento, fu la diagnosi. La soluzione terapeutica consistette ,nell' inoculazione di un potente sedativo di produzione giapponese. Un infermiere "governativo" tutti i giorni ,vincendo la resistenza accanita della bimba, procedeva all' iniezione .Gli effetti di quella sostanza agirono al contrario per ciò che erano stati indicati , ottenevano l' effetto calmante, ma il risultato era l' abulia unita ad un peggioramento dello stato depressivo,la differenza consisteva solo nell' attenuazione degli episodi aggressivi.La notte il suo esile corpo contorcendosi nel letto fradicio di sudore sembrava accompagnare l' inquietudine della mente, preda di sempre più angoscianti incubi.Uno di questi ,il più frequente , era quello in cui galleggiando in aria rischiava di cadere tra le roventi e metalliche fauci , di un mosto meccanico che intendeva divorarla.Poi si svegliava di colpo ,senza riuscire a riprendere il sonno . IL SUICIDIO DI MARIA.. Un mese dopo il compimento del quattordicesimo anno di età, fingendo un miglioramento ed eludendo la sorveglianza di una ragazza che da tempo la assisteva a tempo pieno, la quale si assentò per più di un' ora,rotto il doppio vetro della finestra con una sedia metallica, …si lanciò nel vuoto.. Alla notizia che la raggiunse sul luogo di lavoro la madre fu colta da crisi isterica,il suicidio apparve su tutti i notiziari della sera. La commissione d' inchiesta escluso il caso di omicidio , in quanto Maria era sola in casa , avendo la ragazza che la assisteva potuto provare il suo temporaneo allontanamento,lo psichiatra della polizia chiese l' archiviazione del caso ,adducendo le cause del tragico fatto solo alle condizioni psichiche che a seguito dei trattamenti terapeutici, risultavano essere alquanto peggiorate.Ma la cosa non andò liscia come si poteva immaginare, nonostante l' archiviazione poiché il fatto era avvenuto senza dolo di terzi, la polizia perquisendo la casa rinvenne e prelevò le videocassette ritenute illegali . La colpa per la detenzione di materiale informativo ,non consentito fu addossata al padre che processato per direttissima fu condannato a due anni senza condizionale, ma la durata della reclusione poteva facilmente allungarsi a piacimento del direttore del penitenziario , bastava , addurre note disciplinari,si conosceva il giorno dell' entrata ma non quello dell' uscita.La madre non fu coinvolta per trascorsi giovanili in cui si era adoperata a sostenere il partito in carica e responsabile del governo IL CARCERE…GOVERNATIVO.. .Fu tradotto in carcere , una struttura molto moderna e asettica con muri , pavimenti e arredi di colore bianco sporco, celle individuali, controllate 24ore su 24 da una telecamera e in un' angolo un monitor che trasmetteva oltre che film e documentari graditi al regime, consentiva al direttore del carcere di comunicare ai detenuti.Come in tutti gli istituti di pena si potevano scegliere alcune attività , pulizie, distribuzione dei giornali, falegnameria, e anche lavori di restauro a parti del carcere ove occorresse.Scelse la distribuzione di giornali e vecchie riviste ,in alcune ali del penitenziario , una delle attività più ambite , ma il padre di Maria laureato in informatica ebbe la precedenza su altri candidati. .Non era poi così male , questa attività gli consentiva di distrarsi e di conoscere a fondo la realtà di quell' istituto di pena, c'era il reparto dei delinquenti comuni, degli ergastolani che non sarebbero più usciti , e infine quello dei generici che divideva lo spazio con quelli rinchiusi per reati d' opinione e attività considerate sovversive.Ogni tanto nell' ora d' aria giungevano notizie di risse e accoltella menti, soprattutto quando uscivano nel cortile gli ergastolani ,fortunatamente questi momenti di uscita e ricreazione erano divisi tra i carcerati a seconda dei differenti livelli di gravità dei reati. In queste peregrinazioni quotidiane conobbe Vian un settantenne alto e grande quanto una quercia , con barba e capelli bianchi incolti del colore della neve ,incarcerato quarant' anni prima , non sarebbe più uscito.Fu condannato per l' omicidio di due poliziotti di quartiere che lo ricattavano,per le sue opinioni politiche non coincidenti con quelle governative. Minacce e incursioni improvvise nella sua bottega di vini e alimentari, si svolgevano con regolarità, poi iniziarono richieste di danaro che se non soddisfatte avrebbero causato la chiusura del negozio Dopo attenzioni insistenti anche nei confronti di sua moglie, silenzioso, senza parlarne ad alcuno li aspettò nell' ora in cui avrebbero effettuato il loro giro quotidiano, "li fece fuori" , quando erano ancora sulla porta ,scaricandogli contro l' intero caricatore di una vecchia Beretta tenuta illegalmente. Godeva del rispetto degli altri detenuti e spesso faceva da paciere e arbitro in controversie tra gruppi rivali ,tanto che il direttore se ne serviva per limitare almeno gli episodi più violenti . Il vecchio sciolta la diffidenza iniziale per il giovane padre di Maria che tutti i giorni passava a distribuire le sole letture consentite, in quanto ai detenuti era proibito usare internet., un po' con compassione e simpatia per la storia che lo aveva condotto in carcere , incominciò a raccontare. -:"Sai forse ho capito perché tua figlia è impazzita così di colpo,vedi ..quando sono nato io non c' erano tutti questi mezzi sofisticati,e i film dei registi di cui tu mi hai parlato alcuni li ho anche forse visti..testimoniavano l' emozione e i sentimenti più profondi dell' uomo, i nomi che hai citato sono dei più grandi registi della cinematografia italiana del 20° secolo,…….. oggi l' emozione è nemica di questo sistema infernale ,.. ci vogliono stordire,e controllare, vedi tutti i giornali e le riviste che mi porti non sono attuali , risalgono a oltre trent' anni fa, non si stampa più niente,.. a che serve se hai un portatile che ti consente di leggere e vedere quello che vuoi ..o.. che vogliono che tu veda e legga..tutto passa attraverso la "rete" film notizie .. contatti.. ciò che compriamo.. sanno quello che pensiamo..ecco perché quelle cassette sono proibite, tua figlia ha avuto la sfortuna di guardarle e di intuire come poteva essere quando ancora ci si poteva formare un' opinione ..libera dal "fiato sul collo" di qualcuno che ti osserva analizzandoti con la perfezione di un compiuter…l'emozione fa male ..apre la porta alla curiosità e alla voglia di capire.. meglio essere incoscienti.. e credere che tutto funziona a meraviglia… in questa prigione di tecnologia e violenza che ci distrugge senza che ce ne accorgiamo..per loro siamo….solo dei numeri , unità di consumo .ubbidienti ,col sorriso stampato in faccia ad accettare le loro menzogne,se ci ribelliamo o se semplicemente diamo ad intendere di non essere ancora dei "robot" addomesticati, allora ci inseguono ,..ci studiano ..poi quando c'è l' occasione ci sbattono qui dentro..sì ti fanno votare col compiuter ,……ti dicono che esiste la maggioranza e l' opposizione..ma son tutte balle..sono il dritto e il rovescio della stessa medaglia."- L' arrivo di un secondino interruppe il monologo di Vian, che fu anche rimproverato dalla guardia -"Il padre di Maria si avviò senza voglia lungo gli interminabili corridoi del carcere , maledicendo quelle videocassette , che non aveva neanche visto,ma che gli avevano rovinato la vita, rientrò nella cella ove sarebbe rimasto a lungo, perché la sua conversazione con Vian era stata registrata , e ciò bastava ad allungargli la pena da scontare… Paolo Gastaldo 18/aprile 1995