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4 Maggio 2008 00:46

Aretini ..divergenti …solari e …all’ idrogeno

903 visualizzazioni - 0 commenti

di sogno

Nonostante al grande pubblico le energie rinnovabili son presentate parzialmente ,con informazioni spesso contraddittorie al fine deliberato di rallentarne le applicazioni, favorendo la lobby dei….. “PETROL//CARBON //GAS ,gli aretini invece.. in questo caso si sono distinti e hanno intrapreso un'altra strada, dimostrando che l’ alternativa e’ possibile oggi e non tra 30 anni !Inoltre che l’ esempio aretino potrebbe estendersi anche in altre parti d’ Italia ,rompendo questa cappa di piombo fatta dal continuo ricatto dei prezzi in ascesa dei combustibili fossili,… soggetti alla discrezionalita’ delle multinazionali che speculano su ogni evento anche trascurabile, per giustificare rincari che si ripercuotono sull’ inflazione , sul caro prezzi , l’ aumento generalizzato del costo vita, oggi già insopportabile per salariati ,precari e pensionati a basso reddito . L’ IDROGENO E’ STATO SEMPRE DESCRITTO COME OTTIMO COMBUSTIBILE AD EMISSIONI ZERO,IMPIEGABILE ANCHE IN AMBITI AUTOMOBILISTICI ,OTTENIBILE DALLA SEPARAZIONE DELLA MOLECOLA DELL’ ACQUA H20,PER MEZZO DELL’ ELETTROLISI ,ma sempre lamentandone costi altissimi per la sua estrazione impiegando energia elettrica da fonti tradizionali ,qui invece si dimostrerebbe IL CONTRARIO…. PER CUI IL SISTEMA ,…ANCHE SE GLI IMPIANTI HANNO UN COSTO INIZIALE ,… LA GRATUITA’ DELLE MATERIE PRIME,… ACQUA E SOLE lo renderebbe competitivo impiegando il fotovoltaico per la produzione elettrica e non corrente costosissima da centrali tradizionali , Il gas combustibile cosi’ ottenuto è incanalato per creare una rete a fornire combustibile a cogeneratori d’ energia elettrica per impieghi domestici ed industriali ,o anche essere usato come sostitutivo del metano per il riscaldamento delle abitazioni . Nel campo automobilistico quasi tutte le grandi marche, hanno dei prototipi perfettamente funzionanti ma si paventano rischi per l’ alta infiammabilità del gas idrogeno e sempre la poca convenienza a produrlo che questa sperimentazione toscana pero’ … sembra smentire . Con la speranza che l’ esempio aretino sia stimolo ad altre rapide sperimentazioni ed impieghi in ogni parte d’ Italia è bene che l’ informazione circoli e si diffonda il piu’ possibile ,bloccando e smentendo le proposte bipartisan, costose ed inutili che il Pdl l’ UDC e il PD i tre principali partiti oggi in parlamentocon anche la lega e l’ IDV , vorrebbero proporci con produzioni d’ energia elettrica da termovalorizzatori (che pare creino polveri fini Alla diossina ) e/o centrali nucleari senza idee sul come si smaltirebbero le scorie . “L'Idrogeno ad Arezzo” (info dalla rete ):- -“L'antica tradizione orafa di Arezzo ha portato allo sviluppo di una fiorente attività industriale orafa a partire dalla prima azienda fondata nel 1926. L'idrogeno insieme all'ossigeno e all'azoto risulta essere uno dei più diffusi gas tecnici industriali per le lavorazioni dei preziosi. In questo substrato sociale, dove l'idrogeno è ormai accettato come realtà locale, la Coop. La Fabbrica del Sole ha creduto nella possibilità di utilizzare, nel tessuto aretino, questa particolare molecola anche per fini energetici. Nell'Aprile del 2002 presso il Caffè La Torre ad Arezzo ha infatti organizzato un seminario intitolato: "Idrogeno: l'energia del futuro" evolutosi poi in "L'Idrogeno: il vettore energetico del futuro". Insieme alla cooperativa altre aziende e enti locali hanno creduto nelle potenzialità della nostra intuizione investendo capitali e risorse. I Partner iniziali di progetto sono stati la SAPIO s.r.l., l'Arcotronics (ex Roen Est) e anche l'ENEA ai quali poi si sono successivamente aggiunti, tramite la firma di un protocollo di intesa, COINGAS, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, il Comune di Arezzo, Associazione Industriali, CNA e Confartigianato per portare avanti il progetto "Idrogeno per Arezzo". Parallelamente La Fabbrica del Sole ha iniziato uno studio sulla filiera dell'idrogeno ad Arezzo che ha portato alla realizzazione della pubblicazione "HyFiAr Studio di una filiera sostenibile dell'idrogeno ad Arezzo" in collaborazione con i seguenti partner: Regione Toscana, Etruria Innovazione, Camera di Commercio-CCIAA di Arezzo, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Comune di Subbiano, GEOS s.r.l. e Millennium Costruzioni s.a.s.. Produrre acqua calda ed elettricità, tepore invernale e fresco estivo. E' quanto garantisce l'idrogeno, l'energia pulita e completamente nostrana che ad Arezzo entrerà a breve nelle case sostituendo il metano. Tutto questo grazie al primo idrogenodotto al mondo che corre in mezzo a case e supermercati,. Grazie a pannelli fotovoltaici si produrrà l'energia necessaria a scindere le molecole dell'acqua separando l'ossigeno dall'idrogeno, rendendo l'energia pulita al cento per cento. Il meccanismo del nuovo impianto di San Zeno è semplice: l'idrogenodotto, attraverso un percorso sotterraneo profondo circa 1metro e 20 centimetri, porta idrogeno puro alle ditte orafe di Arezzo, all'HydroLAb - laboratorio dimostrativo per l'idrogeno e le energie rinnovabili, equipaggiato con due fuel cells da 1 Kilowatt e un impianto fotovoltaico per la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolisi dell'acqua laboratorio per l'idrogeno e le energie rinnovabili realizzato dalla Fabbrica del Sole per il coordinamento della sperimentazione - e, in tempi strettissimi, anche alle abitazioni della zona di San Zeno. Il Laboratorio è completamente alimentato da pannelli solari fotovoltaici e da panelli solari termici a tubi sottovuoto per il fabbisogno termico. Il riscaldamento infatti viene effettuato grazie ai soli pannelli solari e distribuito tramite pareti radianti d'inverno, mentre d'estate il laboratorio verrà raffrescato da una macchina frigorifera ad assorbimento solare per il condizionamento. Inoltre l'HydroLAb è servito da un ponte radio per la connettività a larga banda e telefonia che lo rende indipendente dalla connessione fisica alla rete telefonica. Per essere scollegato da qualsiasi altra rete il laboratorio è dotato di cisterne per il recupero dell'acqua piovana e una vasca di fitodepurazione a secco per il trattamento delle acque reflue che vengono reimpiegate a ciclo chiuso. Il gas è fornito dall'idrogeno prodotto con un micro elettrolizzatore dall'acqua e dai pannelli solari. Ed il progetto continua ad allargarsi: il Comune di Arezzo sta già predisponendo nella nuova rotonda di Olmo, vicina al laboratorio, le opere necessarie per avere a disposizione una rete che consenta l'uso dell'idrogeno. Sogno domenica 4 maggio 2008

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