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30 Aprile 2008 20:43

Paolo Farinella prete scrive

742 visualizzazioni - 0 commenti

di Paolo Farinella

Paolo Farinella prete scrive Nota Politicante. Genova - 30 aprile 2008. La festa dell’Ascensione mi suggerisce una riflessione sulla situazione politica che si è creata con le elezioni. La maggioranza degli Italiani e Italiane ha deciso non di ascendere in alto (anche se con Veltroni e Rutelli si sarebbe rimasti a mezza costa), ma di scendere in basso, molto in basso, a livello di sconcio nazionale. Il mafioso anziano Giulio Andreotti presiede il Senato e insedia a presidente del Senato della repubblica un altro mafioso di spicco, amico e sodale del mafioso di Villabate Nino Mandalà. Il nome del neo presidente del Senato è Schifani. Mai nomen fu omen. Schifani, discepolo dell’altro senatore La Loggia erano e forse sono ancora a libro paga della mafia. Andreotti è stato giudicato colpevole di favoreggiamento di mafia, ma non poté essere perseguito per prescrizione. Schifani è l’autore del «lodo Schifani» che permise per mettere Berlusconi al riparo dalla sentenza di condanna che stava arrivando, al resto pensò la provvidenziale archiviazione per prescrizione di termini. La Camera ora ha un presidente fascista che onora il 25 aprile e il 1 maggio. Orribili dictu! Questa gente ha proprio la faccia di tola perché fino a ieri ha denigrato tutto questo e ora diventano reliquie da conservare gelosamente. Roma è caduta in mano fascista e ora i Romani si preparino al terzo sacco di Roma: la prima fu quella dei barbari, la seconda quella della famiglia Barberini e la terza arriva ora con il fascista Alè(!)manno. Non ha vinto Alemanno, ha perso Rutelli e con lui Veltroni e con loro la loro vecchia politica che di sinistra ha proprio niente. Se per mettere a posto i conti, il governo Prodi ha prodotto questo sfacelo nazionale, io mi chiedo se non fosse stato meglio avere qualche debito in più e qualche chilo di poveri in meno. Non spero che capiscano perché hanno perso la tramontana e lo scirocco. Il grande liberista Berlusconi con l’eco di Formigoni gridavano a squarcia gola: meno leggi e leggine e lacci e laccioli e più mercato perché il mercato è sacro e noi non siamo come quei comunisti mangia bambini che sono statalisti. Ora minaccia l’Europa i invoca che lo Stato compri la decotta Alitalia a spese della collettività: alla faccia del mercato e del liberista che non è mai stato perché tutta la sua ricchezza l’ha fatta con i metodi da comunista di stampo sovietico breschneviano. Se in Italia c’è un vero comunista questi si chiama Silvio Berlusconi che ha arraffato dalla Stato tutto quello che ha potuto, ha comprato giudici, ha manomesso le regole, le ha adattate alla sua bisogna e ora ha l’Italia a sua disposizione, chiavi in mano. Veltroni e Rutelli alla Camera e al Senato, invece di votare contro, hanno votato scheda bianca. Non c’è che la risposta di Totò: «Ma mi faccia il piacere!!!!». Personalmente, per motivi di etica e di pudore, non mi sento rappresentato da questi scampoli di mafiosità. Forse scriverò al senatore capo Schifani e al presidente camerata della Camera dicendo loro che li dispenso dalla mia rappresentanza. Chi volesse avere notizie sul «compare» Schifani, non fa altro che pigiare il click qui di seguito. A tutti guardiamo in alto, guardiamo in avanti. Tempi peggiori abbiamo vissuto, tempi migliori noi attendiamo. Con amicizia resistenziale Paolo Farinella prete - Genova

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