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5 Febbraio 2008 16:33

Lettera aperta alla Madonna di Lourdes. Ritornano Berlusconi, Casini, Fini, Mastella e Storace!

1660 visualizzazioni - 12 commenti

di Paolo Farinella

Genova 04 febbraio 2008. Non ci resta che la Madonna di Lourdes, nella speranza che almeno lei possa fare qualcosa per l’Italia dove Padre Pio protegge il clan Mastella, Santa Rosalia piange il cattolicissimo Cuffaro condannato a cinque anni per complicità in «mafia personalizzata» e Santa Agata di Catania si affida alla mafia per la sua onorata processione. Madonna di Lourdes, confidiamo in te! In queste ore si sta consumando l’assassinio della democrazia, ma più ancora della decenza e della dignità di una Nazione. Si va a votare, dopo appena due anni dalle elezioni perché deputati e senatori pagati 15 mila euro al mese (oltre al resto) per governare, non hanno saputo trovare il tempo per guadagnarsi lo stipendio. Pagati per governare, hanno spolpato la stessa parvenza della democrazia. Andremo a votare, infatti, con la legge-porcata che ha espropriato il popolo dell’unica ragione che lo rende democratico: il voto. Ancora una volta saranno le mafie dei partiti a redigere le liste dei candidati che il popolo schiavo dovrà votare a piè di lista senza fiatare. Il dramma e il ridicolo si fondano insieme: Berlusconi che ha voluto la legge-porcata per rendere coscientemente ingovernabile il parlamento e il Paese, ci è riuscito con la complicità dei partiti di ispirazione cristiana che preventivamente hanno fatto i gargarismi con l’acqua benedetta. Ora con la stessa legge-porcata si avranno pseudo-elezioni che costeranno un patrimonio ai cittadini che premieranno chi ha reso ingovernabile l’Italia, dopo avere frodato il popolo con l’esportazione di capitali all’estero, con la frode del fisco, con l’occupazione delle tv private e di Stato, assolvendosi dalla corruzione con le leggi su misura fatte dai suoi avvocati, fatti eleggere al parlamento e quindi stipendiati dallo stesso popolo che dovrebbe essere parte lesa e parte civile. Il popolo masochista invece applaude e gioisce. Il governo Prodi era stato votato per abolire le leggi vergogna, ma la maggioranza era troppo impegnata a litigare per un tozzo di visibilità finendo per lasciare le leggi ad personam insieme alla vergogna. Tutti sono convinti che l’Unto Cerone tornerà al governo insieme ai suoi famigli, accompagnato da Previti e dagli alleluia della gerarchia ecclesiastica italo-vaticana. Precedono la processione inquisiti, mafiosi e condannati in primo, secondo e terzo grado. Per gli interdetti dai pubblici uffici Previti, Cuffaro, ecc.), si farà una leggina apposita per interdire i giudici dalla loro giurisdizione e cedere la giustizia ai familiari degli inquisiti fino al terzo grado di parentela. Si manda a casa Prodi per fare posto al senatore (prossimo) Cuffaro, uomo integerrimo e di specchiata virtù, certificata dall’autorità infallibile del vice papa, al secolo Casini Pierferdinando in Caltagirone, cristiano spocchioso di chiara moralità coniugale insieme al suo compagnuccio di merende, tal Gianfranco Fini: costoro, insieme al loro padrone e capo, cattolici dichiarati, urbi et orbi, amano tanto la famiglia da averne anche due sul modello poligamico arabo. Il parroco di Montecitorio, Mons. Fisichella, annuisce grato e congratulato. Costoro che hanno votato cristianamente in silenzio tutte le leggi immorali del governo Berlusconi, di cui, fino a ieri, dicevano peste e corna, oggi strisciano ai suoi piedi proni al bacio della sacra pantofola con la benedizione del santo padre e figli devoti, sotto la direzione del cerimoniere devoto Giuliano Ferrara Il 19 giugno 2007, quindi in epoca non sospetta, in una mia precedente lettera al Governo e alla maggioranza, ora decapitati in Senato per mano del Bruto-Mastella, cattolico inossidabile armato dalla furia vendicativa del ruinismo ecclesiastico, avevo scritto, facile profeta: «Noi popolo delle primarie e del referendum sulla Costituzione abbiamo contribuito… ad impedire la deriva dell’Italia verso il qualunquismo populista del berlusconismo che ha fatto scempio della legalità e della dignità delle Istituzioni repubblicane… siamo esterrefatti ed increduli perché la maggioranza è immobilizzata dagli interessi contrastanti incrociati, senza capacità di sintesi e di prospettiva. Pensavamo che il governo risolvesse le leggi vergogna e il conflitto d’interessi della precedente legislatura. Vediamo invece che il conflitto e la vergogna aumentano perché ogni singola scheggia di partito cura i propri interessi senza una visione globale dei bisogni della Nazione e dei più poveri. Assistiamo impotenti giorno dopo giorno al suicidio lento del governo che galleggia vittima del veto incrociato di ogni segmento di partito, affondando nel buio della indegnità anche il Paese…La maggioranza di centro-sinistra gestisce il potere in modo arrogante: si parla dei privilegi dei deputati e si girano dall’altra parte; si parla di costo della politica e ci accusano di qualunquismo; decidono la Tav di Val di Susa o la base di Vicenza non solo contro i cittadini locali, ma anche contro loro stessi perché i singoli ministri votano «sì» e subito corrono in piazza a gridare «no»… ridicoli e non credibili. Noi siamo allibiti per l’incapacità di questa maggioranza di trovare una convergenza su alcuni punti essenziali del programma elettorale senza doversi smentire l’uno contro l’altro un giorno sì e l’altro ancora. Guardiamo impotenti allo spettacolo inverecondo: stanno facendo l’impossibile e anche miracoli per riconsegnare l’Italia di nuovo a Berlusconi, dalle cui grinfie (e a che prezzo!) siamo riusciti a sfuggire. Berlusconi dopo le [elezioni] politiche era «finito», ma la maggioranza e la goffaggine del governo lo hanno risuscitato e rinvigorito, cedendogli «già» senza colpo ferire la piazza e l’iniziativa. Alle prossime elezioni, egli vincerà a furore di popolo perché il clima che si respira in Italia oggi è lo stesso del 1922 che vide Mussolini impadronirsi dell’Italia. Un errore e una tragedia durate 20 anni di dittatura, una guerra mondiale e un’emigrazione spaventosa. Governo e maggioranza sono colpevoli perché stanno disprezzando il nostro voto e la delega che gli abbiamo dato, creando le condizioni per uno Stato dinastico che è già dietro l’angolo. Noi disprezziamo e abbandoniamo al loro destino questi politicanti ottusi e senza dignità. Li diserediamo dalla nostra coscienza di popolo e gli chiediamo conto del loro sperpero ideale, istituzionale ed economico. Non vi votiamo per amore, vi tolleriamo per necessità». Era il mese di giugno del 2007! Il mattino, come sempre, si vede dal buon giorno! Magra consolazione potere dire oggi: «avevo ragione»! Tristezza e desolazione pervadono l’anima e la volontà di non andare a votare perché sarebbe una finta e un insulto all’intelligenza e alla dignità di me persona che non posso decidere nulla se non firmare ciò che inquisiti, condannati e delinquenti decideranno nel segreto (ma non tanto) dei loro luridi interessi. Mi addolora che in questo attentato alla democrazia vi si possa scorgere la longa manus della gerarchia ecclesiastica cattolica perché il colpo di grazia al governo Prodi, da sempre inviso oltre Tevere, forse perché da quelle parti non si tollerano i «cristiani adulti», è avvenuta in una sincronia di fatti e interventi che dirli casuali significa bestemmiare il Nome santo di Dio. Sull’autobus a Genova ho ascoltato questa affermazione: «Quando mamma-Cei chiama, picciotto-Mastella risponde». L’interlocutore proseguiì: «Con l’indulgenza plenaria all’uomo dell’indulto». Non a caso, la credibilità della struttura ecclesiastica è crollata di 10 punti percentuali. Ora le destre e le armate di Ruini, il grande regista dell’asse «atei-devoti e devoti-atei» possono avanzare a tenaglia e, travolta la suicida maggioranza del governo Prodi, installarsi nelle casseforti del potere e spartirsi con immorale cupidigia le spoglie di ciò resta del malaffare, del conflitto d’interessi, dell’economia, della cassa e della dignità di un popolo dissanguato. Onore a Veltroni che con la proposta di dialogare a tutti i costi con Berlusconi gli ha gettato in soccorso il suo salvagente, risuscitandolo dalle secche in cui moriva. Ora che lo statista senza statura ritorna alla mangiatoia, può allegramente sperperare i risparmi e il risanamento economico che l’incauto Prodi ha operato. Onore a Diliberto, a Giordano, a Pecoraro, a Di Pietro e compagnucci tisicucci che con maestria hanno saputo segare il ramo su cui erano seduti, regalando il Paese per la seconda volta a Berlusconi e intanto continuano a sorridere e a giocare a scarica barile. Avevano una missione storica: impedire per sempre la deriva del berlusconismo, hanno invece lavorato gratis per il suo ritorno. Viene il dubbio che li abbia comprati al mercato dietro casa. Noi chiediamo che non siano ripresentati tutti i capi, vice capi e portaborse della defunta maggioranza. Lo esige la Decenza. Lo pretende l’Etica. Onore alla Cei, a Ruini, a Bertone, a Betori e a Bagnasco che ora benedicono, senza dirlo espressamente, le falangi fasciste, casiniane, finiane, storaciniane, mastelliane e berlusconiane, dimenticandosi – ahimé! – che tutti questi lanzichenecchi hanno fatto scempio della morale cattolica e della dottrina sociale alla quale pure dicono di doversi ispirare, avendo fatto solo i loro interessi e quelli del padrone, infischiandosene di quelli del Paese, delle famiglie, dei poveri, degli immigrati e di quanti non hanno nemmeno lacrime per piangere come Rachele i propri figli che muoiono di fame e di abbandono. Onore a tutti i cristiani, figli devoti del papa che in nome dei sacri valori della famiglia e del «sano laicismo» voteranno per cattolici divorziati, concubini, conviventi, mafiosi, condannati, ladri, atei e devoti capaci di vendere Cristo, l’etica e l’onore per meno di trenta denari. Quando si tratta di battere e riscuotere cassa, ciò che conta e la forza del potere , mai la coerenza del cuore e la dignità della coscienza che sono appannaggio degli spiriti deboli. Non ci resta che sperare in un miracolo! Madonna di Lourdes, pensaci tu, per piacere! Anche in articulo mortis! Paolo Farinella, prete - Genova

COMMENTI

8 Febbraio 2008 00:10

“Mi addolora che in questo attentato alla democrazia vi si possa scorgere la longa manus della gerarchia ecclesiastica cattolica”. “Onore alla Cei, a Ruini, a Bertone, a Betori e a Bagnasco che ora benedicono (magari turandosi il naso, come suggerito anni addietro da Indro Montanelli in prossimità di elezioni) ………morale cattolica ….. dottrina sociale”. Dolore, ma non meraviglia. E poi, una cosa è la pubblicità, altra cosa è gestire un’azienda che deve difendere duemila anni di attività, un partito che non perde le elezioni. Aggiungo che la lettera che ha scritto esprime con una sintesi ed una chiarezza assai rare la realtà dei fatti ed il pensiero delle persone sensibili. Roberto

roberto

7 Febbraio 2008 19:05

caro don farinella mi dispiace che prima di adesso io non ti conoscessi. Anni fa, prima che andasse o fosse mandato alla deriva berlusconiana, avevo un amico, si chiamava ennio pintacuda e, negli anni di falcone, borsellino e orlando (quell'orlando) diceva, con mo0lto garbo, le cose che tu dici. Anni prima c'era stato dom franzoni e come dimenticare don Milani? esiste ancora gente come te e, da cattolico e uomo di sinistra, questo è per me una consolazione, nonostante lo sfacelo e il disastro. Guccini in una sua canzone diceva: "cinque anatre andavano a sud forse una soltanto vedremo arrivare ma quel suo volo certo vuol dire che bisognava volare" Grazie e continuiamo a volare germano

germano capurri

7 Febbraio 2008 18:51

Il mio commento è semplice e si unisce al coro degli altri: BRAVO PADRE!!!

Raffaella

7 Febbraio 2008 16:31

Caro Don Farinelli i suoi superiori - cioè la gerarchia in gonnella rossa - Le consentirà di dire ancora Messa dopo quanto ha scritto su questa classe politica di m..da? Saluti.

franco

7 Febbraio 2008 13:59

Padre,è la prima volta che legga un Suo scritto ed è come se lo avessi fatto io stesso.Grazie.

beppe

6 Febbraio 2008 18:00

CARISSIMO, HO LETTO CO MOLTA ATTENZIONE LA TUA LETTERA, CIO' CHE DICI E QUELLO CHE IN MOLTI PENSANO MA AIME', NOI, POPOLO DI PECORE CON TANTISSIMA INLUSIONE CI SIAMO FATTI CONVINCERE DA QUESTI INTRALLAZZATORI. CIO' CHE MI DUOLE E CHE , OGGI GIORNO LA SX NON A IL CORAGGIO DI DICHIERARE DOVE A SBAGLIATO, QUALI SONO LE PROMESSE NON MANTENUTE NEI PRIMI 100 GIORNI, ANCH'ESSI HANNO LE MANI SPORCHE DI FARINA, FARINA DEL MULINO DI ARCORE. SONO POCHI CHE HANNO IL CORAGGIO DI SBANDIERARE LO SFACELO, IL MAL CONTENTO, COSA POSSONO PRETENDERE QUESTI SIGNORI. AMMIRO IL CORAGGIO DI', COME LEI , TRAVAGLIO, GOMEZ, BEHA, MARTELLI, CHIARAMENTE CONTESTANO, VIGLIACCHI SONO COLORO CHE NASCONDENDOSI DIETRO LA "POLITICA" NON RISPONDONO MA MINACCIANO CHI ESPRIME UN SUO PENSIERO. CODESTA CASTA, NON SOLO MERITA DESSER CHIAMATA BUFFONI ... UN SALUTO, SPERIAMO CHE, IN UN PROSSIMO FUTURO VI SIA QUALCUNO ONESTO.

ENZO

6 Febbraio 2008 16:32

...non c'è niente da commentare questa lucidissima e sensata analisi si commenta da se...avercene di Farinella in parlamento...mi consola sapere che non sono solo a pensarla così. Grazie Don Farinella

giuseppe

6 Febbraio 2008 16:32

Che altro aggiungere a quanto Lei ha lucidamente scritto? Una sola cosa vorrei che nessuno trascurasse: la necessità di lottare con tutti i mezzi per non far morire la democrazia. Arrendersi ai sondaggi, piangersi addosso senza imbracciare le armi della pazienza e della volontà di farcela a tutti i costi, rifiutare la rassegnazione e soprattutto impegnarsi politicamente per un cambiamento. Noi siamo migliori di chi ci ha governato e di chi è certo di raccogliere lo scettro del potere. Noi dobbiamo ''predicare bene e razzolare meglio'', dando a chi ci sta vicino esempi di onestà e correttezza.

maurizio mastronardi

6 Febbraio 2008 16:30

Siamo tutti peccatori e bisognosi di conversione....si condannino pure le malefatte, ma pensiamoci prima di condannare le persone. Lasciamo la Santissima Madonna di Lourdes "fare" il suo lavoro di madre (e non altro) che accoglie tutti ed attende ciascuno di noi (me per prima) ad una conversione cristiana autentica, che non puo' nascere sulle ceneri di altri (don, vescovi etc) e soprattutto sullo "screditamento" a priori di tutti quei cristiani autentici che ogni giorno offrono la loro vita per LUI. Valorizziamo quel poco di bene che c'è.... e non il male !

Rosa

6 Febbraio 2008 16:22

Caro Paolo..."DESINE FATA DEUM FLECTI SPERARE PRECANDO" è l'uomo, caro amico, l'artefice del proprio destino. Questa Italia è il prodotto di una certa cultura e di una mirabile legge di causa/effetto . E' un miracolo però che esistano preti come te! Grazie per la tua lucida analisi e per la tua onestà e coraggio.

Francesco

6 Febbraio 2008 14:45

C'è poco da commentare a leggere questa lettera...e purtroppo non sono nemmeno credente credente per affidarmi a qualcosa di trascendente!In ogni caso è meglio combattere e perdere che rinunciare in partenza:cerchiamo di organizzarci....

donato

6 Febbraio 2008 12:53

Padre Paolo Farinella, complimenti per la sua lucida analisi...e concordo pienamente con Lei...che la Madonna di Lourdes.....ci aiuti

nino

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