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21 Dicembre 2007 02:29

Anniversario della Costituzione Italiana: Un ricordo particolare al Migliore: Palmiro Togliatti!

797 visualizzazioni - 0 commenti

di pierluigi dattis

Caro Palmiro, ti dedico il mio umile Riconoscimento come protagonista e personaggio costituente della nuova Costituzione Italiana 60 anni dopo. Sai, ?Palmiro! IL tuo Rispettabile amico e avvesrsario, De Gasperi, se avesse visto i danni che ha provocato la DC negl'anni successivi fino ai giorni nostri, probabilmente avrebbe rinnegato lo scudo crociato. Sai? Palmiro! La classe operaia non ha più diritti. Uccidono 1.000 operai al l'anno nella totale indifferenza. Sai? Palmiro! Vogliono farci diventare tutti cinesi. Dicono che saremo più competitivi. A loro i profitti, a noi un pugno di riso. E come benefits aziendale, il rischio di morire sul lavoro o gli straordinari, senza diritto alla vita, senza tempo da dedicare alla famiglia, la tempo libero, alla DIGNITA' ! Hai visto Palmiro che progresso? Sai ?Palmiro! Che il PCI si è trasformato nel corso degli anni (dopo Enrico Berlinguer, naturalmente, ALTRIMENTI.........) in PDS, poi in DS adesso PD che si sta alleando con un fantomatico comico democristiano pluridivorziato e puttaniere proprietario di 6 televisioni, di giornali, che però gli Italiani hanno votato? "I Peccati del Padre ricadono sui figli". I loro cognomi finiscono tutte e due per "oni" come i nostri coglioni che non ne possono più. Buon Riposo Palmiro! Grazie di essere esistito di aver contribuito alla lotta contro il fascismo e alla Nuova Costituzione. Ti aggiornerò sugli "oni"! Palmiro Togliatti (Genova, 26 marzo 1893 – Yalta, 21 agosto 1964) è stato un politico italiano. Nacque nel giorno della domenica delle Palme, motivo per il quale fu battezzato Palmiro. È stato uno dei membri fondatori e segretario del Partito Comunista Italiano (P.C.I.), del quale è stato rappresentante all'interno del Comintern. Di questo organismo, Togliatti fu uno degli esponenti più rappresentativi e, per restare al partito in Italia, nei primi anni Cinquanta, rifiutò la carica, offertagli direttamente da Stalin, di segretario generale. Ha ricoperto anche la carica di Ministro di Grazia e Giustizia e di Vice Presidente del Consiglio. Divenne il piu' importante e indiscusso leader del PCI in virtu' del rapporto esclusivo che lo legava a Stalin e all'Unione Sovietica. Togliatti iniziò la sua attività politica nel Partito Socialista Italiano ancora prima dello scoppio della prima guerra mondiale. Dopo la conclusione del conflitto collaborò col giornale L'Ordine Nuovo di Antonio Gramsci a Torino, e nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista Italiano. Dopo l'arresto di Gramsci per ordine di Mussolini, Togliatti divenne il membro più autorevole del Partito Comunista, di cui assunse, nel 1927 la segreteria che tenne fino alla morte. Restò all'estero dagli anni Trenta ed in particolare in URSS, partecipando attivamente alla politica stalinista, (continuando a scrivere opere di propaganda antifascista con lo pseudonimo di Ercole Ercoli) fino al 1944. Il 27 marzo di quell'anno rientrò in Italia e promosse la cosiddetta Svolta di Salerno, con cui i partiti antifascisti si impegnavano a mettere da parte la questione istituzionale (repubblica o monarchia), e che contribuì a rilanciare l'unità dei partiti antifascisti e legittimò il PCI come partito pilastro della nascente democrazia italiana. Sotto la sua segreteria, il PCI divenne il più grande partito comunista non al potere in Europa. Dopo l'uscita dei comunisti dalla maggioranza di governo nel 1947 organizzò insieme al PSI l'opposizione di sinistra alla Democrazia Cristiana, che sfidò nelle elezioni politiche del 1948 con la lista del Fronte Democratico Popolare, che raccolse tuttavia solo il 30,9% dei voti. La sua azione, decisiva per il radicamento del PCI nella società italiana, divenne energica poco dopo l'approvazione della legge truffa, che egli combatté vittoriosamente nelle elezioni del 1953, in cui il PCI ottenne il 22,6% dei voti. Pur senza troncare i rapporti con l'Unione Sovietica, Togliatti adottò una linea politica basata sul valore della democrazia e sulla peculiarità delle "vie nazionali al socialismo": anche per tal motivo la sua leadership non fu in bilico nemmeno dopo i fatti d'Ungheria del 1956, ed anzi alle elezioni del 1958 i comunisti ottennero qualche voto in più (22,7%) rispetto alle precedenti consultazioni. Alle elezioni del 1963 il PCI ottenne il 25,3% dei voti in entrambe le Camere, fallendo tuttavia l'assalto alla maggioranza relativa. Togliatti, che considerava l'allievo Enrico Berlinguer come il suo "delfino" (ossia il suo erede politico), morì a Yalta in URSS (oggi Ucraina) per una emorragia cerebrale. A Yalta, località in cui stava trascorrendo una breve vacanza con Nilde Iotti, si era recato per una conferenza internazionale comunista per dialogare con il Partito Comunista dell'Unione Sovietica e probabilmente il suo scopo era riallacciare i rapporti con la Cina di Mao Zedong. Secondo il suo segretario, Massimo Caprara, Togliatti non condivideva le scelte di Khruščёv ed appoggiava Brežnev alla successione del PCUS. Dopo la sua morte, la città russa di Stavropol-na-Volge venne rinominata Togliattigrad in suo onore. Grande protagonista del dopoguerra italiano, Togliatti fu spesso accusato dai suoi detrattori di aver taciuto i crimini dello stalinismo, anche se i suoi ultimi appunti sui rapporti tra socialismo e democrazia (il cosiddetto Memoriale di Yalta, dal nome della cittadina sul Mar Nero in cui Togliatti morì) mostrarono un atteggiamento di forte indipendenza dal PCUS e di critica verso la degenerazione del regime sovietico.

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