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12 Ottobre 2007 17:53

Fratelli monaci, perdonateci...

1105 visualizzazioni - 0 commenti

di fausto marinetti

Fratelli monaci, perdonateci... Cari fratelli monaci di Myanmar, vista l'inefficacia delle manifestazioni di piazza, siete usciti a sciami dai monasteri in difesa del vostro popolo. Di cui siete l'anima. Passate e ripassate sugli schermi. E vi sentiamo marciare fin dentro alla nostra coscienza di uomini e di cristiani. Per interpellarla, per risvegliare in noi la "fede" nell'uomo universale. La feroce repressione vi da la caccia, giorno e notte, come delinquenti comuni: sequestrati, torturati, uccisi. La vostra risposta? Una processione di centinaia, migliaia di Giovanni Battista, che, sotto la pioggia battente, gridano in silenzio ai nuovi Erodi: "Non vi è lecito massacrare il popolo con il prezzo del cibo alle stelle". Migliaia di ciotole vuote, sollevate sul mondo, simbolo della pancia vuota dei fratelli. Uomini inermi, che turbano, intralciano i generali abituati a falciare i dimostranti con le ruote dei camion. Si teme un ammutinamento dei soldati, i quali, armati fino ai denti, hanno paura di voi, inermi uomini di pace. La vostra “forza” morale mette in crisi il regime, non i benpensanti... Dove sono i pacifisti, i digiunatori di fronte alle ambasciate dell'ex-Birmania? Non dovrebbero scendere al vostro fianco coloro che predicano il vangelo a chiacchiere: "Non vi è amore più grande di chi da la vita per gli altri"? Esponenti cristiani ("esperti in umanità", "migliori amici dell'uomo") c'è opportunità migliore di questa per marciare con quei monaci e dire al mondo che l'uomo viene prima delle ideologie e delle religioni? Troppo intenti a difendere "radici cristiane" e privilegi cattolici? Troppo occupati in "Catene di preghiera, digiuni e adorazione perpetua del Santissimo Sacramento", secondo i dettami della Conferenza episcopale birmana, in ossequio al centralismo romano? E voi, monaci/che cristiani/e dove siete? Trincerati nella vostre vetrine spirituali, rinserrati nei castelli interiori? I monaci buddisti, vere icone evangeliche, vi hanno strappato di mano il vangelo, il fuoco, la profezia, l'amore eversivo? Come è eloquente quella tunica rosso-sangue! Uomini ridotti a preghiera, dichiarano guerra alla giunta militare con il sorriso, brandendo ciotole vuote. Digiunano ad oltranza. Fanno voto di protestare fino a che «la dittatura sanguinaria non sarà spazzata via». Gridano senza voce: "Uccidete noi, non i nostri figli e fratelli". Dove attingono tanta temerarietà? Non meritano solidarietà? Invece i pii cattolici non solo giocano a scarica barili con Dio, ma giustificano l'ignavia: "In conformità a quanto afferma il Codice di Diritto canonico, preti e religiosi non sono coinvolti in alcun partito politico né nelle attuali proteste". Non è indurre in tentazione di complicità? E i monaci buddisti: "Ma l'uomo non è un partito, i diritti umani non sono lussi clericali, il popolo è sacro, di qualunque Dio si ritenga figlio". Fratelli monaci vestiti di sangue, perdonateci... "Non c'è perdono per il malvagio che non riconosce il proprio errore, perché persisterà nel male. Non piangete su di noi ma sui vostri ghetti dottrinali. Non offendete Gesù Cristo, facendone un monopolio esclusivo. Non rubatelo a tutta quell'umanità cui appartiene. Egli è più ampio di piazza s. Pietro e del catechismo universale. Non vi basta la lezione del secondo macello mondiale? Anche allora Roma preferì anteporre i privilegi cattolici alle vittime. Ordinò di non resistere, di ammansire la bestia a suon di pie devozioni e sacre obbedienze ai "legittimi governanti"... Un muro d'incenso ha occultato 6 milioni di “gasati”. Come possono salire al cielo preghiere intossicate dai camini di Auschwitz, avvelenate dai funghi di Hiroshima, profanate dalle pance vuote dei fratelli? Hitler ha consumato il "sacrificio" di 40/50milioni di morti con le mani di 40 milioni di cristiani tedeschi e con la collaborazione attiva o passiva dell'Europa dalle “radici cristiane”. Il Vaticano si consola per aver salvato qualche vittima, ma cosa ha fatto per non essere funzionale alla macchina della “soluzione finale”, che deportava, gasava, sterminava scientificamente? Certe pratiche di pietà senza le opere di giustizia non canonizzano i nostri alibi? Se non si è "attivamente" contro il male, si è complici; se non si urla, si acconsente. Se i pochissimi oppositori di Hitler fossero stati milioni non sarebbe stata una lezione magistrale per i posteri, uno schiaffo morale per tutti i dittatori? Invece ci tocca assistere al processo di preti che in Argentina, in Rwanda, ecc. hanno collaborato con il "male costituito". Fratelli monaci, vangeli viventi, che lezione, la vostra! Oh, se i preti cattolici si accontentassero anche loro di una ciotola di riso, rinunciando all'odioso 8 per mille in favore dei sette milioni di "figli impoveriti"? Come può un padre mangiare di fronte al figlio alla fame? Monaci vestiti di rosso-sangue, urlate sui tetti e a tutti i regimi: "Non vi è lecito usare il popolo come sgabello per i vostri interessi. Non potete affamarlo, calpestarlo sotto i cingoli della repressione. E voi, cattolici, se volete fare l'adorazione perpetua, ricordate: ogni uomo è l'ostensorio di Dio". Continuate a marciare, fratelli, armati di ciotola vuota, per le strade di Yangoon, di Mandalay, di tutti i villaggi del pianeta. Invadete i meandri della coscienza delle nazioni. Camminate senza sosta per i palazzi delle religioni; attraversate i loro templi, le loro teologie funzionali alla globalizzazione dell'ingiustizia istituzionalizzata. Inquietate, inquietate... i benpensanti, i devoti, gli acquiescenti, gli ignavi. E gli “inutili idioti”. Grazie. fausto marinetti 11.10.2007

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